Mondiali universitari di tiro a volo, l’etneo Raffaello Grassi campione del mondo nella gara a squadre

Mondiali universitari di tiro a volo, l’etneo Raffaello Grassi campione del mondo nella gara a squadre

GIARRE – C’è anche un po’ di Sicilia nello straordinario risultato ottenuto dalla squadra italiana, nella gara di Fossa Olimpica, ai Mondiali Universitari di Tiro a Volo che si sono svolti a Bydgoszcz, in Polonia.

Raffaello Grassi, giarrese classe 1991, si è laureato, insieme ai compagni Grazini e Meoni, campione del mondo nella gara a squadre della sua categoria. I tre azzurri, con il punteggio di 348 su 375 piattelli, si sono imposti sul terzetto cipriota, argento con 344 su 375, e su quello indiano, bronzo con 337 su 375.

Per Grassi, studente di Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione dell’Università di Catania, è il coronamento di una stagione eccezionale.

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“Un sogno che diventa realtà – dice il siciliano – un’emozione incredibile sapere di essere sul tetto del mondo. Spero sia solo l’inizio, per ora penso a godermi il momento. Il bel risultato ottenuto deve rappresentare un nuovo punto di partenza, guai a sentirsi arrivati. Sono felice perché i tanti sacrifici cominciano a pagare. Far conciliare lavoro, studio e sport non è semplice, anzi”.

Il giovane etneo, prossimo alla laurea in Scienze Politiche e Sociali, è arrivato a un passo dalla finale nella gara individuale. Con 115 piattelli su 125 si è visto escluso dall’ultimo atto della competizione per un solo piattello.

“Peccato – afferma – naturalmente mi avrebbe fatto piacere essere in lizza per una medaglia anche nel personale. Chissà cosa sarebbe successo se avessi rotto un piattello in più… Comunque non ho rimpianti, sono felice così. Dico grazie a quanti mi hanno supportato in quest’avventura. Un ringraziamento va alla Federazione e a tutti i tecnici e i professionisti che ci hanno sostenuto. Ringrazio il tecnico Daniele Lucidi, fondamentale con i suoi indirizzi. Un pensiero lo devo alla mia famiglia e alla mia ragazza, condividiamo i miei sforzi, quel che sono è anche merito loro”.