Federconsumatori: “Scuola e libri, un salasso per le famiglie”

Federconsumatori: “Scuola e libri, un salasso per le famiglie”

PALERMO – Libri, astucci, diari, zaini. La fine delle vacanze estive, come ogni anno, coincide con la corsa sfrenata all’acquisto dell’occorrente per il ritorno dei giovani sui banchi di scuola.

Ma quest’anno le spese per la cultura sono in aumento.

Per iscrivere un figlio al primo anno del liceo, tra libri di testo e 3 o 4 dizionari, una famiglia dovrà spendere mediamente circa 520 euro, con punte di oltre 600 euro per il classico” sostiene Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo, 

E continua “A quest’importo si dovrà aggiungere l’ulteriore spesa per il corredo scolastico, mediamente 180 euro. Si volatizzerà oltre il 50% di stipendio di una famiglia monoreddito. Un salasso. È importante sottolineare che la mancanza dei libri di testo è una delle cause principali dell’abbandono scolastico. Ci auguriamo che il Ministero confermi e incrementi i fondi agli istituti superiori per l’acquisto di libri da dare in comodato d’uso gratuito agli studenti più bisognosi”.

Limitandoci ai libri di testo, secondo l’indagine della Federconsumatori Palermo, la maggior parte delle scuole prese in esame, circa venti tra pubbliche e private, supera il tetto di spesa massimo previsto dal ministero dell’Istruzione.

Talvolta gli istituti sforano il tetto massimo con l’elenco dei libri di testo “adottati”, quindi obbligatori. Ma accade che i docenti trovino l’escamotage di inserire nelle liste i cosidetti “libri consigliati”, non obbligatori, ma che potrebbero essere utili durante l’anno per eventuali approfondimenti.

Nella realtà dei fatti, molto spesso, i libri consigliati diventano strumenti indispensabili per seguire le lezioni e stare al passo con i compagni.

Se poi a questi aggiungiamo i dizionari, obbligatori nelle prime classi, che si aggirano sui 70-80 euro, ecco che il superamento del limite di spesa, a conti fatti, diventa quasi una costante, un fardello economico con cui le famiglie devono fare i conti.

Come riportato da Repubblica, nell’istituto più caro, il liceo linguistico dell’istituto paritario Gonzaga, per i libri di testo adottati, al primo anno, si arrivano a sborsare 414 euro.

Mentre nel più economico, l’istituto alberghiero Cascino i testi gravano sulle tasche dei genitori con una spesa di 233 euro.

Come si può risparmiare?

Federconsumatori Palermo dà dei consigli utili per limitare il gravoso problema:

Il prodotto firmato e/o di marca non sempre è garanzia di qualità, sicuramente lo è del prezzo più alto. Controllare l’etichetta dei prodotti: spesso dietro l’astuccio o i colori di marca c’è lo stesso produttore di altri anonimi e meno reclamizzati prodotti.

Preferire ai costosi astucci di marca, spesso stracolmi di troppe cose, l’astuccio vuoto. Lo si potrà riempire con confezioni sfuse dei prodotti davvero necessari.

Stilare una lista di quello che realmente serve, evitando di comprare tutto insieme. Molte cose potrebbero rivelarsi inutili, mentre altre dovranno essere acquistate su stretta indicazione degli insegnanti.

Non fermarsi al primo punto vendita per gli acquisti: in questo periodo molte cartolerie e grandi magazzini effettuano vendite promozionali che possono essere fonte di sicuro risparmio.

Lo zaino deve essere della taglia giusta per il bambino, mai troppo grande. Sarebbe riempito eccessivamente e il suo peso non deve superare il 15% del peso di chi lo indossa.

Controllare, inoltre, all’acquisto che non sia di per sé pesante e preferire zaini con schienale e bretelle ampie e imbottite.

Un acquisto piuttosto oneroso è quello dei dizionari. Si trovano ormai un po’ ovunque, grandi magazzini e bancarelle comprese. Fare molta attenzione, però, che non si tratti di edizioni eccessivamente datate. Controllare la data di pubblicazione e preferire le edizioni più recenti”.