Quel documento adesso pesa di più: la denuncia di Anastasi sull’antisismico a Catania

Quel documento adesso pesa di più: la denuncia di Anastasi sull’antisismico a Catania

CATANIA – Dopo il sisma che ha coinvolto le regioni centrali dell’Italia torna d’attualità il tema relativo al rischio terremoto qui in Sicilia. E su questo punto sembra averci visto lungo il consigliere comunale di Catania, Sebastiano Anastasi che solo qualche settimana fa aveva puntato l’attenzione sul fattore di rischio sismico nella provincia etnea. 

All’ordine del giorno del primo agosto Anastasi segnala “che a 300 anni dal terremoto con susseguente maremoto del 1693 che colpì Catania, evento catalogato come il più catastrofico degli ultimi 1000 anni, e considerando che Catania secondo le mappe di rischio tracciate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia rientra nella così detta zona 1 e visti i numerosi edifici costruiti senza il rispetto delle norme antisismiche  in quanto imposte solo dopo il 1980 la città è sottoposta ad un pericolo troppo grande“.

Anastasi denuncia come, nonostante i numerosi decreti legislativi nazionali che regolamentano l’edilizia da questo punto di vista, la città di Catania “permane nel suo altissimo grado di vulnerabilità sismica con la prospettiva che in caso di un violento terremoto la perdita di vite umane sarebbe elevatissima“. 

Catania – aggiunge il consigliere – è l’unica città metropolitana ad essere in possesso di un’accurata mappatura di edifici pubblici e privati che consente di effettuare una previsione dei danni in caso di evento sismico grave e nonostante ciò nessun piano è stato attuato“. 

Anastasi chiede l’impegno da parte dei vertici politici nazionali nell’istituire una deroga al patto di stabilità per consentire una maggiore spesa pubblica per fronteggiare le evidenti carenze in termine di prevenzione oltre alla predisposizione di strumenti legislativi volti ad incentivare le ristrutturazioni secondo i parametri antisismici di tutti gli edifici catanesi e delle città a rischio elevato.

Per farlo serve il supporto del sindaco e dell’intera giunta comunale che devono intraprendere una tenace azione politica nei confronti dei governi regionale e nazionale” , conclude il consigliere.