Calato il sipario su Rio 2016: che risultati per la Sicilia!

Calato il sipario su Rio 2016: che risultati per la Sicilia!

CATANIA – Alla mezzanotte e un quarto di lunedì 22 agosto i giochi olimpici di Rio 2016 si sono conclusi: sono stati giorni intensi, che hanno fruttato all’Italia delle medaglie emozionanti e meritate dopo anni di preparazione. 

Poco dopo l’inizio delle olimpiadi facevamo un quadro delle prossime apparizioni dei nostri atleti siciliani e parlavamo già di due medaglie, una d’argento e l’altra d’oro, ma anche di precoci eliminazioni (Elios Manzi nel Judo, Luca Marin nella batteria 4×100, Vincenzo Nibali nel ciclismo e Mirco Scarantino nel Sollevamento Pesi). Alla fine dei giochi, ecco come i restanti 13 atleti hanno concluso la loro olimpiade:

  • Atletica, ANNA INCERTI: non era la gara che soprattutto lei si aspettava. La maratoneta palermitana, campionessa europea a Barcellona 2010, è stata costretta ad alzare bandiera bianca, senza riuscire a terminare la gara. È uscita dal radar intorno al 35esimo chilometro, la causa del ritiro è stata una caduta che le ha portato un problema alla caviglia che non ha potuto ignorare per proseguire. Per lei è stata la terza partecipazione ai giochi dopo Pechino 2008 (14esima) e Londra 2012 (29esima). Uno dei prossimi eventi al quale la Incerti vorrà partecipare saranno i XVIII Giochi del Mediterraneo, vinti nel 2009 a Pescara, che quest’anno si svolgeranno a Tarragona (Spagna) la prossima estate prima degli europei nel 2018.
  • Ciclismo, DAMIANO CARUSO: dopo il 40 esimo posto nella prima prova su strada, il ragusano si è migliorato nella crono maschile di mercoledì 10. Nessuna medaglia, ma un 27 esimo posto con il tempo di 1:19,46. Nella sua carriera i due migliori piazzamenti sono stati l’ottavo posto al Giro d’Italia 2015 e la nona posizione alla Vuelta di Spagna nel 2014. Le aspettative in lui erano comunque minori rispetto a quelle in Nibali, costretto al ritiro dopo la caduta a pochi chilometri dalla fine.
  • Ginnastica, CARLOTTA FERLITO: la catanese si è esibita giovedì 11 nella finale del Concorso individuale ma il risultato non è bastato per una medaglia. Dopo il 27 esimo posto buono per la qualificazione, Carlotta è arrivata dodicesima con un punteggio pari a 56.958. La ginnasta ha comunque migliorato di nove posizioni il suo risultato dopo Londra 2012: si è vista soddisfatta e per lei ci sono soltanto applausi. Questo il suo messaggio pubblicato su Instagram: “Si conclude qui la mia seconda Olimpiade! Che dire, dopo 4 anni si è avverato nuovamente il mio più grande sogno sin da quando ero una mezza calzetta e mi allenavo nella “palestra” di Catania! Torno a casa con un grosso bagaglio d’esperienza e con tanto orgoglio, per aver portato un salto al volteggio che provavo da 5 anni, ma che non avevo mai avuto il coraggio di eseguire in gara, per aver lavorato duramente nel mio attrezzo peggiore ed essere riuscita a prendere i due migliori punteggi di carriera, per essermi guadagnata la mia 3^ finale olimpica, aver rimontato di ben 10 posizioni rispetto alla qualifica ed aver migliorato il mio punteggio complessivo di 1,5 pt rispetto al mondiale di Ottobre. Sono onorata di aver fatto parte ancora una volta dell’ ‪#‎ItaliaTeam‬, e di aver condiviso momenti indelebili con dei miti dello sport (italiano e non). Vorrei ringraziare la mia famiglia, i miei allenatori Paolo e Titty, il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, la grande famiglia che è la Dao, le mie compagne, il mitico Salva e i miei Sponsor; grazie per aver creduto fortemente in me. E infine (last but not least) vorrei ringraziare tutti VOI, per i messaggi, commenti, tag di questi giorni, spero di avervi resi orgogliosi. GRAZIE!”.
  • Pallavolo, MIRIAM SYLLA: la nazionale di volley femminile di Bonitta è uscita nella fase eliminatoria dopo deludenti performance: quattro sconfitte, consecutive, su cinque contro Serbia, Cina, Olanda e Stati Uniti. La vittoria è arrivata nell’ultimo incontro contro il Porto Rico, ma a nulla è servita. Sono stati vinti soltanto 4 dei possibili 25 set, un’Olimpiade fallimentare che purtroppo coinvolge pure la schiacciatrice palermitana (convocata per la prima volta in nazionale soltanto l’anno scorso). Quello che sappiamo per certo è che lei, insieme anche con altre sue compagne, sarà il futuro di questa nazionale.
  • Fioretto, DANIELE GAROZZO E GIORGIO AVOLA: il primo, di Acireale, è stato l’oro n. 201 italiano vincendo in finale contro lo statunitense Massialas per 15-11, colui che eliminò il modicano Avola nello stesso torneo ai quarti di finale (15-14). Archiviato l’individuale, i due hanno formato il quartetto con Baldini e Cassarà per il torneo a squadre: il team Brasile viene spazzato facilmente ai quarti (45-27), ma gli azzurri si fermano in semifinale contro la Francia (45-30) e si giocano la medaglia di bronzo contro gli Usa (Meinhardt, Massialas, Imboden e Chamley-Watson). Una finalina amarissima, persa per 45 a 31. I due siciliani hanno fatto ciò che potevano, hanno deluso invece le prestazioni degli altri due compagni di squadra. Niente doppietta per Garozzo, mentre Avola torna a casa senza medaglie al collo.
  • Sciabola, LORETA GULOTTA: fuori ai quarti di finale contro l’ucraina Ol’ha Charlan nella sciabola individuale, la trapanese non è riuscita a portare a casa una medaglia con la sua squadra: nel torneo a squadre, di cui quella azzurra composta da Loreta, Ilaria Bianco, Rossella Gregorio e Irene Vecchi, sabato scorso la Francia è stata fatta fuori ai quarti per 45 a 36. La semifinale è stata amara: l’Ucraina elimina l’Italia e nell’insieme pare essere un duello all’ultima stoccata (45-42). Finale terzo/quarto posto contro gli Stati Uniti e ancora gli americani, come per il fioretto a squadre maschile, si prendono la medaglia di bronzo lasciando a bocca asciutta le azzurre (45-30): batosta pesantissima con un solo assalto portato a casa.
  • Spada femminile, ROSSELLA FIAMINGO: doveroso ribadire che ha fatto una storica impresa vincendo l’argento nel torneo individuale, arrendendosi soltanto all’ungherese Szasz. La catanese è stata accolta, giustamente, con immenso affetto e tantissimi ringraziamenti per aver contribuito a portare in alto il nome della Sicilia in queste olimpiadi. Questo, invece, il suo ‘Grazie’ postato sulla propria pagina Facebook: “Grazie al mio maestro Gianni Sperlinga. Grazie ai miei compagni di sala della Methodos, grazie anche ai ragazzi del Catania scherma che sento comunque compagni di squadra. Grazie ai ragazzi della Nazionale, Sandro Cuomo e tutto lo staff. Grazie a Marco Di Cori per la preparazione. Grazie a tutti i miei amici. Grazie a mamma, papà, fratello nonna cugini e zii. Grazie a te Luca che mi fai sorridere ogni giorno. Grazie al GS Forestale e Giovanna Trillini che mi hanno permesso di lavorare con il mio maestro in serenità e grazie per l’ appoggio e il supporto datomi in questi anni. Ognuno di voi ha contribuito al raggiungimento di questa medaglia”. Siamo certi che la sua sarà una carriera piena di successi.
  • Spada maschile, ENRICO GAROZZO, MARCO FICHERA E PAOLO PIZZO: partiamo dal torneo individuale. Tutti e tre catanesi, nessuno con la gloria personale attorno al collo. Ai sedicesimi sono stati fatti fuori Fichera e Pizzo, rispettivamente dal giapponese Minobe (15-8) e dallo svizzero Heinzer (15-11), mentre Garozzo è riuscito a vincere il duello contro il coreano Jung Jin-sun (15-11) ma si è dovuto arrendere al campione olimpico Park Sang-young in un match combattutissimo (15-12). In merito al torneo a squadre, possiamo dire che il detto ‘l’unione fa la forza’ è dannatamente vero: i tre, insieme con Santarelli, sono MEDAGLIA D’ARGENTO! Pizzo in particolare si prende la rivincita su Heinzer sconfiggendo il team Svizzera (45-32) e dopo aver dominato i nove assalti complessivi il team azzurro è volato in semifinale contro l’Ucraina: concentrazione massima e finalissima (45-33). La forza di volontà e la voglia di portare l’oro a casa non sono però bastate al quartetto azzurro per battere gli spadaccini francesi (45-31). È comunque un grandissimo risultato, che rende orgogliosa tutta la Sicilia, oltre che l’Italia.
  • Pallanuoto, VALENTINO GALLO E ROSARIA AIELLO: il settebello prima e il setterosa poi ci hanno fatto sognare per tutta l’olimpiade. Gallo e compagni hanno conquistato la MEDAGLIA DI BRONZO nel torneo olimpico, sconfiggendo 12-10 il Montenegro. La finalina è arrivata dopo una semifinale da brividi persa contro la Serbia, con un inizio choc degli azzurri (0-6) ma poi grazie alla rete proprio del siracusano il settebello ha iniziato a giocare, una scossa che non è bastata. È comunque una medaglia che fa onore e rende orgogliosa la Sicilia, in particolare Siracusa. Per lui è la seconda medaglia consecutiva ad un’olimpiade, dopo quella d’argento di Londra 2012. E a prendere la MEDAGLIA D’ARGENTO è invece Rosaria Aiello con il suo setterosa. La catanese ha giocato la finale al meglio delle sue possibilità, neutralizzata dalla quasi perfetta Ashleigh Johnson e accompagnata anche dalle etnee d’adozione Di Mario (all’ultima sua Olimpiade della carriera) e Garibotti. Contro le statunitensi, ahìnoi imponenti fisicamente e tatticamente e che forse hanno voluto vendicare la sconfitta subita a causa dell’ItalVolley, è finita 12-5: è comunque un’impresa storica, una finale che mancava da Atene 2004 quando le azzurre, tra cui anche Giusi Malato e la stessa Tania Di Mario, furono oro olimpico. Una soddisfazione immensa per Gallo e la Aiello.
Valentino Gallo (fonte foto: sportmediaset)

Valentino Gallo (fonte foto: sportmediaset)

La Sicilia chiude la “sua” Olimpiade con risultati prestigiosi: un oro, cinque argenti e un bronzo. Catania stravince il medagliere siciliano: gli atleti della città etnea (provincia compresa) hanno portato a casa l’unico oro (D. Garozzo) e tutti gli argenti (M. Fichera, P. Pizzo, E. Garozzo e R. Fiamingo e R. Aiello), Siracusa porta a casa il bronzo con Valentino Gallo. Nessuna medaglia per Trapani (L. Gulotta), Messina (V. Nibali ed E. Manzi), Palermo (A. Incerti e M. Sylla), Ragusa (D. Caruso e L. Marin) e Caltanissetta (M. Scarantino).