Report di Goletta Verde: 17 siti su 26 “fortemente inquinati”

Report di Goletta Verde: 17 siti su 26 “fortemente inquinati”

PALERMO – Ogni estate, dal 1986, Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, compie un viaggio per le coste italiane analizzando la qualità delle acque e denunciando inquinamento, abusivismo edilizio e cattiva gestione delle coste.

Quest’anno, più degli altri anni, la Sicilia versa in pessime acque. Su 26 punti della costa analizzati, ben 17 presentano cariche batteriche elevate, anche più del doppio dei limiti imposti dalla normativa.

Nel report di Legambiente si legge che i parametri indagati sono “microbiologici, (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici, (temperatura dell’acqua, pH, conducibilità/salinità) e le analisi chimico-fisiche vengono effettuate direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo“.

Per più della metà dei siti visitati, pertanto, Legambiente ha dovuto segnalare sulla cartina un quadrato rosso con un giudizio di “fortemente inquinato”.

La causa principale di inquinamento pare essere l’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in mare. 

È la solita vecchia storia, che ormai si narra da tempo e che vede coinvolto il mal funzionamento o addirittura l’assenza dei depuratori. Un problema che è causa di sottovalutati disastri ambientali, ma contro il quale non sembrano essere in corso seri provvedimenti.

Inoltre, molti dei punti analizzati sono aree con un’alta affluenza di bagnanti, che molto spesso, per assenza di opportune informazioni, ignorano del tutto lo stato di inquinamento delle acque.

Ciò avviene contrariamente alle nuove normative che impongono ai Comuni l’esposizione di chiari cartelli con le dovute informazioni sullo stato di salute del mare. Ma in nessuno dei punti campionati sono stati trovati pannelli informativi.

Report Legambiente Report Legambiente2

Dai prelievi e dalle analisi eseguite dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 4 e l’8 luglio 2016, come riportato nel report, si evince che:

In provincia di Messina è risultato fortemente inquinato il prelievo effettuato alla foce del torrente (o Patrì) in località Cantone. Nessuna anomalia, invece, riscontrata nel campione prelevato a Giardini Naxos, nel quartiere San Giovanni, alla spiaggia di via IV Novembre.

Fortemente inquinato, invece, il campionamento effettuato alla foce del fiume Alcantara, in località San Marco, che segna il confine tra Calatabiano e Giardini Naxos, quindi tra le province di Messina e Catania.

In quest’ultima provincia, invece, è risultato fortemente inquinato il campionamento allo sbocco dello scarico fognario all’inizio del Lungomare Galatea, mentre è risultato nella norma quello alla spiaggia libera alla Playa di Catania.

Giudizio di fortemente inquinato anche per il prelievo alla foce del canale Grimaldi, al Porto Grande – zona Pantarelli di Siracusa.

Dei dieci campionamenti effettuati in provincia di Palermo, cinque sono stati giudicati “fortemente inquinati”: quello alla spiaggia tra Capitaneria e vecchio oleificio al porto di Termini Imerese; al piano Stenditore lungomare in località Ponticello a Santa Flavia; alla spiaggia tra la chiesa e l’ospedale Buccheri La Ferla in località Bandita di Palermo; alla foce Nocella, in contrada San Cataldo, tra Terrasini e Trappeto; allo scarico fognatura di Terrasini, nei pressi della diga foranea del porto; allo sbocco dello scarico di fronte a corso Mattarella a Villa Grazia di Carini; allo sbocco del depuratore presso la foce del torrente Chiachea, sempre a Carini e alla foce del torrente Pinto a Trappeto.

Nei limiti, invece, gli inquinanti registrati a Sferracavallo e in località Aspra a Gallodoro (effettuato di fronte al tubo di scarico). Quest’ultimo punto, va specificato, è stato segnalato più volte dai cittadini per la presenza di presunti scarichi in mare. Attualmente vige ancora un divieto temporaneo di balneazione emanato dal sindaco. 

Due campionamenti “fortemente inquinati” anche in provincia di Trapani, rispetto ai quattro monitorati: alla foce del canale nei pressi dello scarico del depuratore nella frazione di Marinella di Selinunte a Castelvetrano e alla foce del fiume Delia a Mazara del Vallo (Lungomare di Levante, foce Arena).

Nei limiti, invece, quelli eseguiti alla spiaggia libera di via Florio a Marsala e sulla spiaggia in corrispondenza del tubo di scarico in località Sanguigno di Custonaci.

A Gela (provincia di Caltanissetta) fortemente inquinato il prelievo alla foce del fiume Gattano, in località Macchitella. Infine, due punti giudicati fortemente inquinati in provincia di Agrigento, rispetto ai quattro monitorati: spiaggia, a valle del depuratore (??) a Licata e alla foce del torrente Canzalamone in località Stazzone di Sciacca. Entro i limiti quelli alla spiaggia in corrispondenza del torrente Re a Porto Empedocle e alla spiaggia in corrispondenza di un canale a Realmonte (località Villa Romana)“.