“Il governo improvvisa, l’ambiente e la salute ci rimettono”, l’attacco di Legambiente

“Il governo improvvisa, l’ambiente e la salute ci rimettono”, l’attacco di Legambiente

CATANIA – Mentre la politica cerca delle soluzioni all’emergenza rifiuti, la Sicilia intera si trova sommersa dalla spazzatura e il caos regna sovrano.

Un problema che è sotto gli occhi di tutti e dal gravissimo impatto ambientale. Tanto che Legambiente, attraverso il presidente regionale, Gianfranco Zanna, fa il punto della situazione e punta subito il dito contro la gestione amministrativa da parte della Regione: “È l’ennesima improvvisazione da parte del governo con l’ultima ordinanza. Speriamo solo risolvano presto perché così facendo si sta dando vita a un problema sanitario”.

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, stanno studiando e “sperimentando” tutte le soluzioni possibili, ma all’occhio attento di Legambiente la soluzione sembra essere una ed evidente: “L’unica strada realmente percorribile e di risultato immediato è quella di portare i rifiuti fuori dalla Sicilia – prosegue Zanna -. Richiede meno tempo per essere messa in pratica e, soprattutto, garantirebbe la possibilità di sedersi al tavolo per studiare delle soluzioni alternative e ottimali”.

Una di queste, comunque, già esiste in ogni parte d’Italia: la raccolta differenziata. Anche qui, però, bisogna essere sinceri nel rilevare che qualcosa non va per il verso giusto. Ma per quale ragione? “Nella nostra regione il risultato della differenziata è davvero preoccupante, dato che viene effettuata solo per l’8%. Anche qui, il problema è di come viene fatta ed attuata. Non farla porta numerosi vantaggi economici ai centri di raccolta”.

Una risposta che lascia poco spazio agli scettici e a coloro che attribuiscono lo scarso utilizzo della differenziata alla mentalità dei siciliani. Anche qua, Zanna si mostra molto duro: “La gente si abitua. Quella del problema di mentalità del Sud è una stupidaggine. Basti pensare che in Campania e a Salerno, per esempio, la raccolta differenziata ha raggiunto il 70%, superando anche i valori della Toscana”.

Perché tutto questo tempo? Non sarebbe ora di attivarsi e pensare a prevenire le catastrofi piuttosto che arrivare a toccare il fondo per cercare poi di rialzarsi?