Bendgate: l’iPhone 6 Plus si piega davvero?

Bendgate: l’iPhone 6 Plus si piega davvero?

In questi giorni Apple si è ritrovata pesantemente sotto attacco da parte di numerose testate giornalistiche. Lo “scandalo”, denominato “Bendgate” – dall’inglese bend, ovvero “flettere” -, deriva dall’evenienza che iPhone 6 Plus possa deformarsi se custodito nella tasca dei pantaloni. In giro non si parla d’altro: “l’iPhone 6 si piega!”. Ma se si trattasse di una trovata virale, mirata ad attaccare i guadagni e l’immagine della casa californiana?

Foto umoristica tratta dalla famosa scena del film The Matrix in cui il protagonista flette un cucchiaio con la mente

Foto umoristica tratta dalla famosa scena del film The Matrix, in cui il protagonista piega un cucchiaio con la mente.

Di certo – se così fosse – chi ne ha gli interessi ha sicuramente raggiunto il suo obiettivo. Basti riflettere sul fatto che, peraltro, il fenomeno si presenterebbe – secondo quanto riportato dagli stessi giornali – solamente sul nuovo iPhone 6 Plus e non sul “fratello minore”, dalle dimensioni più modeste, come molti consumatori hanno “erroneamente” compreso.

E come dimenticare le polemiche che hanno colpito tutti i precedenti modelli iPhone? Ebbene sì, il “Bendgate” divagò anche all’uscita dell’iPhone 5, ma lo scandalo si acquietò presto, dimostrandosi piuttosto fasullo. Forse l’iPhone 5/5s non era ancora abbastanza sottile? E che dire dell’<<Antennagate>> che colpì il 4° modello di casa Cupertino?

J-Jonah-Jameson

Nella foto J. Jonah Jameson, il giornalista dell’universo Marvel che accusa ripetutamente l’Uomo Ragno, che tanto odia, facendo credere che sia un malfattore.

E così, per l’ennesima volta, Apple si ritrova a smentire le accuse nel tentativo di riconquistare i consumatori e i fans più fedeli. L’azienda ha deciso di rendere note le modalità di test nei suoi laboratori, invitando alcuni giornalisti nella sede e permettendo di effettuare liberamente riprese fotografiche e video. Ed, effettivamente, i dispositivi testati dalla Mela non subiscono alcuna deformazione, anche se sottoposti a forze molto intense.

Sono stati illustrati tre test severissimi condotti sul modello da 5,5 pollici. Il primo simula l’eventualità che un adulto si sieda accidentalmente sullo smartphone. Il secondo, verifica la deformazione a tre punti: uno speciale strumento applica una forza di 25 Kg sul centro del melafonino e sui suoi lati, per simulare delle mani che tentano di piegare il dispositivo. Il terzo set, infine, riguarda le possibili deformazioni orizzontali del device, applicando al telefono una forza torcente. Nessuno di questi ha danneggiato il melafonino.

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Anche il Washington Post ha mostrato come, per piegare effettivamente un melafonino da 5,5 pollici, servissero i muscoli ben allenati di un bodybuilder professionista: nessun altro, infatti, è riuscito a danneggiare lo smartphone. Sorge quindi il dubbio che le fotografie e i video online riguardino solamente alcuni iPhone 6 difettosi o, più probabilmente, deformati dietro le quinte con strumenti idonei per alimentare la polemica virale.

Inoltre, secondo quanto riportato da una ricerca effettuata da Consumer Reports – magazine mensile americano – è stato accertato che per piegare il nuovo melafonino serve una forza pari a 90 pounds, l’equivalente di 40 Kg. La stessa quantità di tanti altri smartphone – non contando che l’iPhone 6 plus è tra gli smartphone più larghi e sottili presenti sul mercato -. Di seguito la tabella:

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Avranno ragione i giornali e i consumatori scontenti? O si tratta dell’ennesimo attacco mirato alla casa di Cupertino? La risposta la sapremo nei prossimi giorni, sempre che non vogliate provare personalmente – anche voi – a piegare il vostro iPhone 6 Plus…!