Domusbet Catania femminile chiude con un ottimo sesto posto

Domusbet Catania femminile chiude con un ottimo sesto posto

CATANIA – È un sesto posto finale da non buttare via quello conquistato dalla Domusbet Catania femminile in questa spettacolare edizione dell’Euro Winner Cup, ma anzi un piazzamento da analizzare e valorizzare anche in ottica futura.

Le ragazze di Marilena Guerreggiante vengono sconfitte per 6-4 dal Portsmouth nella finalina per determinare sesta e quinta classificata nella competizione in rosa della Champions League del calcio su sabbia ma conservano orgoglio e carattere che ne hanno contraddistinto il cammino.

Gara comunque emozionante quella giocata quest’oggi alla Domusbet Arena Beach Stadium del Lido Azzurro della Plaja di Catania. Le inglesi passano in vantaggio nel primo tempo con un goal della Hillier. Catania si scuote e trova la rimonta nella ripresa, trascinata da una straripante Pamela Conti che realizza una doppietta d’autore confermando le proprie qualità da cannoniere.

Il Portsmouth però reagisce firmando il controsorpasso con la Kempson e la Sievwright. Le emozioni non finiscono qua, si continua all’insegna dell’intensità e delle marcature. Graziana Napoli pareggia i conti per la Domusbet Catania che subisce poi una serie di reti che compromettono la gara. Ancora la Kempson, la Widdowson e la James chiudono la pratica, prima della segnatura di Roberta Giuliano a rendere meno amaro l’ultimo impegno europeo della compagine etnea.

Un grande risultato comunque, dicevamo, soprattutto perché il roster rossazzurro era composto essenzialmente da atlete alla prima esperienza sui campi in sabbia del beach soccer.

Una scommessa dunque senza dubbio vinta dai vertici societari che anche per le prossime edizioni e, chissà, presto anche in ambito nazionale, potranno puntare sulla propria squadra femminile rafforzando e lavorando nel tempo.

Un pizzico di amarezza per non essere riusciti ad arrivare più in alto rimane, soprattutto dopo la gara sfortunatamente persa negli ultimi secondi contro il Grasshopper quando ancora il sogno della vittoria poteva essere inseguito. Sfortuna dunque protagonista, ma c’è anche tanta soddisfazione.