Amt, prefetto ordina confronto fra Regione e Comune di Catania

Amt, prefetto ordina confronto fra Regione e Comune di Catania

CATANIA – Su richiesta di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, oggi al fianco dei lavoratori dell’Amt in sciopero, la Prefettura di Catania inviterà l’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pistorio e il sindaco Enzo Bianco a un confronto sul futuro dell’azienda.

Attualmente, appena 37 su 120 le vetture circolanti e personale in attesa di stipendio. La riunione tra istituzioni politiche, vertici aziendali e sindacali dovrebbe tenersi entro la prossima settimana come ipotizzato dal vicecapo di gabinetto della Prefettura, Rosamaria Monea, nel corso dell’incontro di oggi con una delegazione sindacale composta dai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Giacomo Rota, Rosaria Rotolo, Fortunato Parisi e Giovanni Musumeci e dai rappresentanti delle sigle di categoria Filt-Fit-UilTrasporti-Ugl Trasporti Alessandro Grasso, Orazio Magro, Mauro Torrisi, Pippo Scannella e Francesco Di Guardo.

I segretari sindacali, che hanno evidenziato l’impatto sociale della crisi Amt su lavoratori, studenti e pensionati, hanno contestato la “mancanza di interlocuzione con le istituzioni politiche, proprio quando vorremmo avere da Comune e Regione indicazioni chiare su tempi e modi di soluzione della vertenza“.

È stato, inoltre, ricordato come Amt sia pesantemente indebitataanche a causa di un trattamento discriminatorio e penalizzante che la Regione ha riservato all’Amt, tagliando all’Azienda catanese molti più contributi per chilometri di quanto non sia avvenuto con le società pubbliche dei trasporti nelle altre città siciliane“.

Oggi – hanno detto Cgil-Cisl-Uil-Ugl e le organizzazioni di categoria – vengono riconosciuti appena 6,9 milioni di chilometri all’Amt, mentre 10 milioni è la percorrenza minima per un territorio come quello di Catania“.

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Intanto si apprende che i lavoratori dell’Amt hanno aderito al 100% allo sciopero organizzato oggi dai sindacati catanesi. Centinaia di lavoratori hanno anche partecipato alla manifestazione di stamattina organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le relative sigle di categoria con una marcia partita da Palazzo dell’Esa sino in Prefettura.