Siracusa, caso Asacom: si procede con l’azione legale

Siracusa, caso Asacom: si procede con l’azione legale

SIRACUSA – Prosegue la battaglia per rendere intoccabile il servizio Asacom, l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli studenti diversamente abili, nelle scuole siracusane, indipendentemente dalla disponibilità finanziaria momentanea delle casse dell’ente erogante, come finora è stato. Recepita la segnalazione di violazione di diversi articoli della Convenzione delle persone con disabilità, la Corte Europea dei Diritti Umani ha rilasciato, infatti, alla Consulta Civica di Siracusa un codice meccanografico, attraverso il quale procedere all’effettivo ricorso legale, il cui primo step è stato avviato con la raccolta firme portata avanti con diverse organizzazioni e associazioni siracusane, quando prima della scorsa Pasqua l’arbitraria sospensione del servizio creò disagio morale e organizzativo all’interno di circa 150 famiglie siracusane. Allora, per qualche settimana, agli studenti disabili frequentanti gli istituti superiori siracusani venne meno il supporto in classe degli operatori, a causa del mancato stanziamento da parte della Regione delle risorse finanziarie necessarie al proseguimento del servizio.

Questa mattina, il presidente della Consulta civica, Damiano De Simone, insieme a Enzo Rindinella, presidente di Confcooperative Siracusa; Giuseppe Giardina, presidente di Anffas Sicilia; Franco Spinoso, presidente dell’ Agci e con l’adesione anche del Siulp, il sindacato italiano unitario lavoratori della polizia, rappresentato dal segretario provinciale Tommaso Bellavia, hanno convocato un tavolo per concordare i passi successivi da compiere per ottenere giustizia. Nel corso dell’incontro, è stato deciso all’unanimità dei partecipanti l’affidamento della procedura a degli esperti legali al fine di contestare alle istituzioni coinvolte eventuali responsabilità. Secondo l’iter comunitario, comunque, bisognerà prima agire attraverso gli organi della giustizia italiana e soltanto in seguito, consumati tutti i passaggi, potrà intervenire la Corte europea.

A conclusione della riunione di stamattina, poiché si vuole mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sui problemi del mondo della disabilità e delle fasce deboli della società, gli intervenuti hanno altresì deciso di costituire un osservatorio permanente per il settore, in modo di affrontare in tempo le criticità che possono presentarsi.

Ritengo doveroso da parte della società civile – ha detto Damiano De Simone, presidente della Consulta civica – l’impegno di tutelare i diritti inviolabili dell’uomo, così come utile può risultare la supervisione dell’andamento della gestione dei servizi destinati alle fasce sociali più esposte al rischio di trascuratezza da parte dell’amministrazione pubblica. Ebbene, a riflettori spenti, noi continueremo a far luce su un sistema che presenta troppi lati poco chiari e prassi burocratiche che sovrastano la dignità di chi attende, spesso invano, sostegno”.