Catania, maggioranza e opposizione litigano sul prg e la città langue

Catania, maggioranza e opposizione litigano sul prg e la città langue

CATANIA – Dopo la polemica a mezzo stampa di ieri sul regolamento edilizio quest’oggi a Palazzo degli Elefanti è andata in scena la seconda puntata della querelle tra le opposizioni e l’amministrazione comunale.

regolamento

La nota inviata dalla Regione

I consiglieri di centro destra hanno attaccato la maggioranza sulla base della nota inviata dalla Regione nella quale si specifica che “il regolamento edilizio non può essere considerato strumento autonomo di pianificazione, esso di norma va adottato dai Comuni e successivamente approvato da questo Dru come allegato agli elaborati di piano regolatore generale o incluso come capitolo a parte nell’elaborato delle norme tecniche di attuazione”.

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Manlio Messina, capogruppo di Area Centrodestra, ha dichiarato: “Questo è l’ennesimo bluff dell’amministrazione comunale che sta conducendo una città allo sfascio. La Regione parla chiaro e pone uno stop alla procedura di approvazione di un nuovo regolamento edilizio e di una successiva variante al centro storico”.

“Anche le parti sociali – prosegue Messina – avevano detto che il nuovo regolamento edilizio non è possibile senza il nuovo piano regolatore. Inoltre la Regione sollecita il Comune nell’approvazione del piano: le carte parlano chiaro”.

Il consigliere, unitamente agli altri componenti dell’opposizione, chiede a gran voce di non perdere altro tempo:Non possiamo aspettare il piano regolatore di area metropolitana, sono 50 anni che la città non è dotata di questo strumento urbanistico, siamo stanchi di approvare varianti che hanno sfregiato il volto della città”.

A stretto giro di posta (neanche mezz’ora dopo la conferenza dell’opposizione) l’amministrazione Bianco ha convocato un incontro tra i giornalisti e l’assessore all’urbanistica Salvo Di Salvo. Sembra ormai il modus operandi del Comune quello di sovrapporre i due incontri tanto che Messina sbotta: “E’ un atteggiamento vergognoso dell’ufficio stampa che vuole zittire le opposizioni”.

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Di Salvo è tranchant: nessun caso, soltanto una richiesta di integrare dei documenti.

“L’opposizione fa demagogia e allarmismo – spiega l’assessore – il documento pervenuto dalla Regione non esprime una bocciatura ma chiede soltanto l’integrazione di documentazione relativa alla comparazione del regolamento edilizio del ’64 con quello adottato da opposizione e maggioranza. Non è il caso di far polemiche in un momento così delicato”.

Un assunto, però, è certo: il consiglio, così come avevano chiesto i consiglieri di centrodestra, non discuterà del piano regolatore cittadino ma di quello di area metropolitana. Così facendo ci chiediamo se passerà un ulteriore mezzo secolo, visto che Catania ha un prg fermo dagli anni ’60. O si andrà avanti a colpi di varianti?

“La Regione parla di prg dell’area metropolitana – aggiunge Di Salvo – e con le città metropolitane, come è Catania, va fatto un piano non di area cittadina. Avvieremo un confronto con i comuni che iniziano a consorziarsi con Catania, come Mascalucia.  Quindi non si può parlare di accelerare i tempi sul piano cittadino”.

In una città al collasso, come recentemente hanno evidenziato i sindacati,  la stagnazione degli strumenti urbanistici non potrà consentire una ripresa economica e uno sbocco alla legittima richiesta di lavoro ed occupazione.