Siracusa, nuova delega famiglia e infanzia ad Antonella Quattropani

Siracusa, nuova delega famiglia e infanzia ad Antonella Quattropani

SIRACUSA – Il presidente della Consulta civica di Siracusa, Damiano De Simone, ha conferito la delega famiglia e infanzia alla pedagogista siracusana Antonella Quattropani

Quest’ultima è un volto già noto in città per il suo grande impegno sociale a sostegno dei bambini e delle famiglie in difficoltà. 

“La famiglia – ha affermato Damiano De Simone – è il perno della società di ogni tempo, purtroppo la crisi che attanaglia il nostro territorio, da ormai un quinquennio, ne sta mettendo a dura prova la solidità, quindi insieme al nuovo assessore civico Quattropani pianificheremo una serie di interventi atti a sostenere i nuclei in difficoltà, offrendo loro servizi utili,  puntando su azioni di volontariato”.

E ancora: “Antonella Quattropani è l’esempio vivente di chi si impegna per regalare agli altri in difficoltà un sorriso e siamo stati ben lieti di accoglierne l’entusiasmo e le competenze all’interno della nostra squadra, che cresce insieme alla nostra voglia di riformare la nostra città, rafforzando i valori essenziali, che sono poi quelli che migliorano la qualità di vita di tutti”.

Prodiga di buonumore e coraggio, Antonella Quattropani ha accettato la rubrica, che rappresenta il suo “ambiente” naturale, all’interno del quale potrà sviluppare una serie di progetti di coinvolgimento pubblico. Calandosi immediatamente nel ruolo, il neo assessore civico ha affermato: “Non ci troviamo più di fronte al modello tradizionale di famiglia, quella con posizioni e ruoli ben definiti. I nuclei dei nostri tempi sono dinamici, allargati e spesso anche problematici. Quindi, partendo da queste nuove caratteristiche dobbiamo impegnarci a costruire solide basi a questa istituzione fondamentale, stravolta a ‘casa nostra’ dalla piaga della disoccupazione e del malessere che comporta”.

“Purtroppo – ha continuato l’assessore civico – a pagare lo scotto delle difficoltà economiche e dei dissesti psicologici che crea questa prolungata crisi sono sempre i bambini. Su questi ultimi concentreremo una serie di azioni a supporto. A loro basta poco per essere felici e noi contribuiremo, nei limiti del nostro possibile, a donargli momenti di spensieratezza e supporto”.