Aggressione professore, preside Carducci: “Speriamo di non finire in tribunale”

Aggressione professore, preside Carducci: “Speriamo di non finire in tribunale”

CATANIA – “Siamo veramente amareggiati e costernati. In 23 anni di dirigenza non mi era mai capitato”: mostra così la sua delusione Maria Grazia Lizzio, preside della scuola Giosuè Carducci, il giorno dopo l’aggressione ai danni di Domenico Marletta, professore di matematica.

“Non capisco cosa passi nella testa delle persone – prosegue il dirigente scolastico -. Questa scuola è frequentata da gente per bene e la sua qualità è indiscutibile. Il professore è una persona molto stimata e molto preparata. Ogni anno, quando riceviamo le iscrizioni, molte persone chiedono di poter essere inseriti nei suoi corsi di insegnamento”.

Ieri mattina, mentre faceva lezione, il professore Marletta è stato aggredito da due familiari di una sua alunna. Alla base del fatto increscioso ci sarebbe un rimprovero: “Ho chiesto maggiori delucidazioni – prosegue la preside – e per quello che so non ci sarebbe stata alcuna ragione per arrivare a questo. Marletta ha solo rimproverato i ragazzi perché facevano troppo baccano nel cambio dell’ora in attesa della supplente. Garantisco sulla sua serietà e precisione. Fa anche parte del comitato per la valutazione dei docenti e molti dei suoi allievi hanno preso parte ai tornei Kangourou”.

Possibile ci sia stato qualche precedente? “La ragazza – spiega la professoressa Lizzio – è iscritta qui da tre anni, ma non è mai emerso alcun problema, non rischiava la bocciatura e non c’è mai stata alcuna richiesta di cambiare sezione”.

A questo punto non resta che attendere gli sviluppi della vicenda. Il professore ha già sporto denuncia contro i familiari che lo hanno aggredito, la scuola si costituirà parte civile in caso di processo: “C’è la possibilità di finire in tribunale. In quel caso prenderemmo le sue difese. Anche se, a dir la verità, speriamo che qualcuno si faccia vivo per un chiarimento e per porgere le proprie scuse”.