Sbarchi a Palermo, Catania e Ragusa. Oltre mille i migranti, più di 100 i minori non accompagnati e due i morti

Sbarchi a Palermo, Catania e Ragusa. Oltre mille i migranti, più di 100 i minori non accompagnati e due i morti

PALERMO – Sono durate tutta la notte al porto di Palermo le operazioni di sbarco e identificazione di quasi 900 migranti salvati nel Mediterraneo dall’equipaggio della nave militare norvegese Siem Pilot.

Sono 138 i minori non accompagnati identificati e che sono stati affidati all’assessorato comunale per la cittadinanza sociale i cui operatori sono stati presenti in banchina dal primo pomeriggio di ieri, con i colleghi della protezione civile comunale. Fra i minori, anche tre dodicenni e un quindicenne.

A coordinare l’accoglienza dei minori, operata sia dal personale comunale sia da parte di Save the Children, dell’associazione di protezione civile “Le Ali” è stata, tra gli altri, l’assessore Agnese Ciulla, presente al porto e che ha curato il raccordo con le altre Istituzioni responsabili delle procedure, Questura e Procura minorile.

“Sono momenti umanamente difficili – commenta Ciulla – che però tutti gli operatori civili e le forze armate, così come decine di volontari, affrontano con grande umanità e professionalità con un meccanismo rodato di accoglienza e solidarietà”.

Per il sindaco Leoluca Orlando, “di fronte alla solidarietà, alla professionalità e alla cultura dell’accoglienza che pratichiamo a Palermo, non possiamo però tacere le difficoltà cui andiamo incontro in vista di nuovi e più massicci arrivi, frutto delle diverse politiche di sempre maggiore chiusura operate a livello internazionale. Politiche che rischiano di scaricare sulla Sicilia e sul Meridione d’Italia, così come sulla Grecia, la gestione del fenomeno migratorio che certamente non si fermerà davanti ad alcun muro”.

E spostandoci a Ragusa, due migranti sono annegati durante una traversata del Canale di Sicilia: sono caduti in mare, insieme ad altri due uomini che sono stati poi soccorsi, per l’esplosione del motore fuoribordo del gommone su cui viaggiavano.

Lo hanno raccontato i sopravvissuti, che erano tra i 245 extracomunitari sbarcati ieri a Pozzallo dal pattugliatore militare maltese ‘P61’. Tra loro anche 55 minorenni non accompagnati.

Le indagini hanno permesso di identificare lo scafista di quel gommone, un gambiano di 16 anni, che è stato fermato, ma non è indagato per la morte del migrante. Polizia di Stato, squadra mobile, carabinieri e guardia di finanza hanno fermato il presunto scafista di un altro gommone un 31enne del Senegal, Lo Amotho.

I due sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel 2016 nell’Hotspot di Pozzallo hanno fatto ingresso 4.245 migranti in occasione di 12 sbarchi e sono stati complessivamente fermati 46 scafisti, 15 dei quali minorenni.

Mentre a Catania è arrivata al porto la nave ‘Dattilo’ della Guardia costiera con a bordo 121 migranti soccorsi ieri nel Canale di Sicilia. Oltre al sistema di accoglienza, coordinato dalla prefettura, sono state avviate indagini per identificare gli scafisti da parte di polizia e guardia di Finanza.