Al porto di Riposto vela e solidarietà

Al porto di Riposto vela e solidarietà

RIPOSTO – Sarà il porto dell’Etna di Riposto ad ospitare dopodomani la prima tappa siciliana della flotta Unione Italiana Vela Solidale.

Su iniziativa del comune, il borgo marinaro accoglierà le imbarcazioni delle associazioni affiliate ad UVS provenienti da tutta Italia, con equipaggi formati da persone con disabilità mentale, fisica e sensoriale e ancora marinai, sportivi, anziani, volontari, adolescenti e giovani con disagio socio economico e gli operatori.

La vela, quindi, come mezzo per affrontare e superare il disagio sociale e nel contempo promuovere il confronto tra le associazioni iscritte.

“Sarà una formidabile occasione per conoscere e dare la massima visibilità ai progetti delle associazioni che utilizzano la pratica della navigazione come risorsa didattica, educativa, riabilitativa e formativa” ha dichiarato il sindaco di Riposto Enzo Caragliano.

Interverranno all’iniziativa l’Associazione Centro Koros, prima realtà siciliana affiliata ad UVS e promotrice dell’evento, e numerosi equipaggi provenienti da Emilia Romagna, Marche, Puglia, Sicilia, Sardegna, Campania, Lazio, Toscana, Liguria e Lombardia.

Il programma prevede alle 10 di giovedì 25 la conferenza stampa nella Sala del Vascello del comune di Riposto, mentre nel pomeriggio è prevista la visita alle imbarcazioni e la presentazione degli equipaggi di vela solidale. Il comune di Riposto infine premierà l’associazione Unione Vela Solidale con un trofeo realizzato per l’occasione.

L’evento rappresenta un’occasione per dare visibilità ad una struttura che punta a diventare nel Mediterraneo punto di riferimento per altri progetti futuri di sport e solidarietà: “Quando un’iniziativa del genere, che coniuga valori etici e marinareschi, viene ospitata dalla nostra cittadina, non può che assumere anche un’importante valenza pedagogica – ha sottolineato l’assessore al Mare Antonio di Giovanni – Conoscere esperienze e progetti delle imbarcazioni coinvolte rinegozierà positivamente la nostra identità mediterranea”.