Agira, sbancamenti nell’alveo del torrente Brace

AGIRA – Il Cutgana dell’Università degli Studi di Catania, ente gestore della Riserva naturale orientata “Vallone di Piano della Corte” di Agira, ha inoltrato alle autorità competenti una richiesta di intervento in riferimento alle opere di movimento terra che hanno modificato in modo significativo lo stato dei luoghi in territorio della zona “A” e “B” dell’area protetta.

“In particolare – spiega il direttore della Riserva, Giuseppe Siracusa -, nel corso del sopralluogo sono stati rilevati gravi manomissioni all’alveo di un braccio secondario del Torrente Brace, dovuto ad opere di sbancamento non autorizzate. Sono andati perduti significativi lembi di vegetazione naturale e i versanti dell’alveo risultano adesso potenzialmente instabili”.

Già nei mesi scorsi (marzo e aprile), il direttore della Riserva aveva inviato una richiesta di sopralluogo agli enti preposti per verificare lo stato dei lavori effettuati nell’area protetta e non autorizzati. In seguito a queste richieste il comune di Agira, nel mese di maggio, ha proceduto ad emettere un’ordinanza di sospensione dei lavori a seguito dei controlli di attività edilizia essendo state rilevate diverse irregolarità.

La zona protetta si estende per un’area complessiva di circa 200 ettari ed è stata istituita dalla Regione Siciliana proprio al fine di conservare e tutelare un ambiente umido di particolare interesse botanico visto che costituisce uno degli ultimi ambienti in cui è possibile ancora rinvenire relitti della tipica vegetazione ripariale igrofila che un tempo caratterizzava la maggior parte degli alvei dei torrenti della Sicilia centrale.

La riserva “Vallone di Piano della Corte”, per la sua rilevanza naturalistica, è stata anche inserita nella Rete Natura 2000 come Sito d’Importanza Comunitaria.