Emergenza abitativa a Catania, Milazzo: “Dal Comune risposte deludenti”

Emergenza abitativa a Catania, Milazzo: “Dal Comune risposte deludenti”

CATANIA – “Le risposte del Comune nel corso dell’incontro sull’emergenza abitativa ci appaiono ancora parziali e deludenti. L’attenzione si è concentrata in parte sul caso di via Furnari, e poi sul bonus casa e su alcune innovazioni che ne dovrebbero ampliare la fruizione. Ma ciò ci appare come un modo di tamponare una situazione che è gravissima“. La pensa così la segretaria del Sunia, il sindacato degli inquilini, Giusi Milazzo, che oggi insieme al componente di segreteria, Dario Gulisano, ha partecipato all’incontro con gli assessori comunali Angelo Villari e Giuseppe Girlando, con il vice sindaco Marco Consoli e alcuni funzionari.

L’incontro di oggi doveva rappresentare un’ulteriore occasione per fare il punto e per sollecitare soluzioni e risposte allle richieste già da tempo avanzate – sottolinea Milazzo -. È evidente che è ormai tempo di risposte precise e chiare. All’Amministrazione è stato chiesto un cronoprogramma con scadenze precise entro cui realizzare gli impegni assunti“.

Come prima punto, il Sunia chiede al Comune “la riorganizzazione degli uffici comunali che si occupano di disagio abitativo e uno sportello dedicato ai cittadini in condizioni di disagio ed emergenza. È poi indispensabile attivare il tavolo sulle politiche abitative che va riunito periodicamente in modo da evitare che un tema come quello dell’abitare sia affrontato in maniera sporadica ed emergenziale. Nella piattaforma del Sunia già elaborata e presentata nell’ottobre scorso, e oggi ripresa, c’è anche la richiesta della ricognizione del patrimonio ERP occupato abusivamente da chi ha redditi consistenti o immobili di proprietà; su questo è stato chiesto il dato certo e aggiornato. Al sindacato risulta che almeno il 30% delle case popolari sia occupato abusivamente. È poi stata ribadita l’esigenza di un’integrazione del regolamento per i beni confiscati che vanno assegnati prioritariamente come alloggi e della definizione del PON metro almeno per quanto attiene la riqualificazione degli edifici pubblici abbandonati. Il SUNIA ha anche chiesto di intervenire sul patrimonio Ipab. Su quest’ultimo punto è stata richiesta la convocazione urgente di un tavolo alla presenza dell’assessorato regionale“.