Docenti fase B scatenati. “Da Palermo a Milano non posso vivere senza di loro: la famiglia non si separa”

Docenti fase B scatenati. “Da Palermo a Milano non posso vivere senza di loro: la famiglia non si separa”

SICILIA – “Da Palermo a Milano, non posso vivere senza di loro: la famiglia non si separa“. E in pochi istanti è una catena virale.

Sono tantissimi, infatti, i docenti che sui social stanno postando foto. Una valanga di istantanee che immortalano figli, mogli e mariti. C’è chi è stato già trasferito e chi teme di dover fare le valige dopo il 30 giugno, una volta superato il periodo di differimento che ha consentito di rimanere in “patria” almeno un altro anno scolastico.

“Voglio questi sorrisi sempre e voglio ridere con loro, a casa mia”, è il grido che arriva da un’altro insegnante. Nessuno vuole lasciare la famiglia e si torna alla carica tutti insieme a pochi mesi dall’assunzione della Buona scuola.

“Ogni giorno – scrive un docente commentando l’immagine che lo ritrae felice con i bambini – mi sveglio facendomi forza perché saprò già che sarà l’ennesima giornata senza di loro”.

Ieri una delegazione era dal Papa in piazza San Pietro per l’Angelus con striscione e bandierine gialle. Mentre oggi un documento sarà consegnato al Miur. Ma il messaggio più emblematico e spettacolare è partito ieri sui social network con la pubblicazione delle foto di famiglia. E con l’indicazione del luogo di residenza e di quello del lavoro.

C’è chi sta insegnando in Sicilia e c’è chi dalla Sicilia è già andato via o dovrà farlo. C’è chi da Arezzo ha affrontato il trasloco a Caltanissetta: 1.230 chilometri da casa, scrive in maiuscolo l’insegnante per sottolineare la sua rabbia.

Altre foto e altre distanze: da Barletta a Novara, da Bari a Genova, da Potenza a Milano.  E ancora altre foto e altre testimonianze. Da Reggio Calabria a Torino, 1.500 chilometri. E un’altra: “Da Palermo a Milano, non posso vivere senza di loro: la famiglia non si separa”.