Nuova bufera sull’Anas per appalti e mazzette: 19 arresti nell’inchiesta che vede coinvolta anche la Tecnis. IL VIDEO

Nuova bufera sull’Anas per appalti e mazzette: 19 arresti nell’inchiesta che vede coinvolta anche la Tecnis. IL VIDEO

ROMA – Un’altra bufera si abbatte sull’Anas. Da stamattina, nella capitale, oltre 250 finanzieri stanno eseguendo 19 ordinanze di custodia cautelare per provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica di Roma. Coinvolti nell’inchiesta sarebbero funzionari dell’Anas, imprenditori e titolari di appalti di opere pubbliche di primaria importanza.

Gli uomini della Guardia di Finanza stanno inoltre procedendo al sequestro di disponibilità finanziarie per 800 mila euro ritenuti il profitto della corruzione.

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L’operazione di stamattina rappresenta la seconda tranche dell’inchiesta scattata lo scorso ottobre e che fu l’inizio della caduta della Tecnis e dell’impero degli imprenditori catanesi Mimmo Costanzo e Concetto Bosco. In quella circostanza furono 10 le persone arrestate e al centro dell’inchiesta c’era Antonella Accroglianò, la dirigente del coordinamento tecnico dell’Anas e fulcro dell’inchiesta, soprannominata “dama nera”, da cui prese il nome l’operazione.

Nella prima indagine, nella sua fase iniziale, emersero subito le responsabilità della Tecnis SpA e della Cogip Infrastrutture SpA, entrambe società riferibili ai due imprenditori catanesi e con sede a Tremestieri Etneo.

Perquisizioni sono in corso negli uffici e nelle abitazione di una cinquantina di persone coinvolte, a vario titolo, nella seconda tranche dell’inchiesta. E si prevedono ulteriori sviluppi clamorosi.