L’Ars approva la finanziaria. Crocetta soddisfatto: “Una legge per tutti”.

L’Ars approva la finanziaria. Crocetta soddisfatto: “Una legge per tutti”.

PALERMO – Alla fine di una lunga maratona, il governo Crocetta e l’Assemblea Regionale Siciliana sono riusciti ad approvare la legge finanziaria. Alla conta dei voti sono risultati 49 i favorevoli, 21 i contrari e 3 gli astenuti.

La Finanziaria 2016 sarà, comunque, ricordata come quella approvata con il maggiore ritardo possibile rispetto alla scadenza. Solo oggi, 2 marzo, infatti, è stato espresso il voto finale, 48 ore dopo la scadenza dell’esercizio provvisorio e con la macchina regionale paralizzata.

Il presidente Crocetta, tuttavia, non nasconde la sua totale soddisfazione per l’esito della manovra e per la sua approvazione. “Questa finanziaria non merita alcun voto contrario – ha tenuto subito a sottolineare il governatore – in quanto guarda in tutte le direzioni. Si aboliscono definitivamente gli ultimi residui della tabella H; si fa solidarietà; Comuni e Province riceveranno più soldi, contrariamente a quello che hanno detto, i Comuni avranno qualcosa come 160 milioni di euro in più; ci sono in finanziaria le misure contro la povertà e finalmente viene avviato un processo di liberalizzazione in Sicilia che passa anche attraverso la destagionalizzazione delle attività balneari. E questo – continua Crocetta – è un segnale per dimostrare che vogliamo fare turismo seriamente. Adesso – conclude il governatore in un suo intervento con i giornalisti a fine seduta – punteremo subito su leggi per lo sviluppo e la sburocratizzazione che è quello di cui ha bisogno la Sicilia”.

Ma, intanto, la Sicilia ha anche e soprattutto bisogno di 500 milioni di euro. E, a tal proposito, l’assessore Baccei volerà a Roma per chiedere almeno i primi 500 milioni promessi presentando le norme approvate. Senza quelli quasi due settimane di liti in aula saranno state inutili. Inutile sarà stato il prelievo da 50 milioni di euro dal Fondo pensioni dei regionali, inutile il prelievo di 127 milioni e 850 mila euro dal fondo sanitario, inutile la valanga di tagli che incideranno negativamente su tutto e su tutti.