Ragusa, ancora in sospeso “questione beni culturali”

Ragusa, ancora in sospeso “questione beni culturali”

RAGUSA – Non sembra avere fine la questione riguardante i beni culturali ragusani. Infatti, dopo aver proposto un regolamento unico, la consigliera Sonia Migliore decide di passare all’attacco: oltre al tempo impiegato per nominare un nuovo assessore alla Cultura, si è deciso di evitare una gara di appalto per la gestione del Teatro Quasimodo, mettendo invece ai voti la scelta tra alcuni nomi proposti, situazioni che la consigliera considera abbastanza discutibili.

Per la consigliera questa decisione è “l’ultima grillinata in salsa democristiana da vecchia prima Repubblica, che ci potevano propinare: così volano i nomi di stimati professionisti e operatori culturali ragusani come possibili ‘gestori’ del Teatro. Uno proposto da un consigliere, uno proposto da un altro e un altro ancora: chi ottiene 2 voti e chi ne ottiene 3 o 4 e chi, schivato, non è gradito e si cestina. Il vincitore della ‘nomina partecipata’ gestirà il Teatro Quasimodo in qualità di esperto del sindaco a 1.000 euro al mese“.

Sono molte le domande che rimangono in sospeso: “Perché il sindaco, i consiglieri e la consulente, che tanto amano la tanto propagandata partecipazione, non hanno invitato ad un tavolo di confronto i nostri operatori culturali per chiedere loro un parere ed un consiglio sulla soluzione? Perché non hanno rifatto il bando di gara? È questa la progettazione complessiva e organica che i grillini hanno per la cultura e i beni culturali della nostra città? Mi rifiuto quasi di credere a questa farsa, ma è andata così: scelgono nomine, direttori artistici e ruoli che appartengono alla collettività, non con i bandi di gara, ma giocando a dadi e vince chi ha fatto più punti. Come sceglieranno il nuovo assessore alla Cultura, lanciando in aria la monetina?”

La consigliera conclude quindi la nota con un invito a “rimettere in carreggiata” la situazione: “Diffido immediatamente l’Amministrazione Piccitto dal procedere in questo modo ibrido ed invito il Consiglio Comunale ad approvare il regolamento per la concessione dei beni culturali, che insieme alla collega Manuela Nicita ho presentato in consiglio, per dare regole certe e uniche al settore; infine, diffido fortemente dal mettere in campo ogni altra manovra, come quella di affidare alcuni Beni a società varie e variegate  per promuovere il turismo congressuale”.