Presentato il libro di Sollecito: è la società che ci condanna?

Presentato il libro di Sollecito: è la società che ci condanna?

ACIREALE – Da bravo ragazzo ad assassino. Come può cambiare l’immagine di una persona?

Questo è il contenuto del libro “In nome del popolo italiano. Assolti dalla legge e condannati dalla società? Tra distorsione dei media e verità processuale”. L’autore del manoscritto è uno dei protagonisti di una delle vicende di cronaca nera più agghiaccianti degli ultimi anni: Raffaele Sollecito, accusato di aver ucciso Meredith Kercher e poi assolto dopo un processo lunghissimo.

Ma, nonostante sia stato ritenuto innocente, in molti lo guardano ancora con molta diffidenza. Perché? A spiegarlo è lo stesso Sollecito: “L’impatto dei media è devastante, hanno la forza e il potere di veicolare le informazioni. Il problema a volte è il modo e come vengono recepite dalle persone”.

Oggi, nonostante le difficoltà, Raffaele prosegue per la sua strada e nel settore dell’informatica: “Ho già pronta una piattaforma. Presto la vedrete su internet”.

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Lo scopo dell’incontro di oggi e del libro, ovviamente, non è quello di raccontare il processo di Sollecito e della sua vita. Ma solo di raccontare, attraverso la sua esperienza, come si evolve la vita di una persona che ha avuto a che fare con la giustizia e quello che accade attraverso i media, come spiega il coordinatore Mario D’Anna: “Per come si comportano i mezzi di informazione spesso la vittima muore due volte. Prima fisicamente, poi perché passa nel dimenticatoio. L’intento del libro è quello di raccontare cose accade durante i processi, di come è la giustizia italiana e di come cambia la vita delle persone”.

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