Inaugurazione mercoledì 13 al teatro Vittorio Emanuele di Messina della mostra “Carte di Mare”

Inaugurazione mercoledì 13 al teatro Vittorio Emanuele di Messina della mostra “Carte di Mare”

MESSINA – Mercoledì 13 gennaio sarà una giornata importantissima per la città di Messina da un punto di vista culturale perchè verrà inaugurata alle 19,00, nella sala mostre del teatro Vittorio Emanuele, la mostra di Concetta De Pasquale “Carte di Mare”. 

L’artista Concetta De Pasquale, siciliana d’origine, conosciuta sia in ambito nazionale, per le numero mostre e le sue collaborazioni con gli scultori Fausto Melotti e Nanni Valentini che in ambito internazionale con la mostra alla galleria Etienne de Causans a Parigi, è tornata nella terrà del padre da pochi anni per insegnare al liceo artistico statale “E. Basile” di Messina.

Nell’arco della sua carriera la Di Pasquale, dopo diverse sperimentazioni, si concentra sulla pittura su carta lasciando che questa le faccia da sudario, come definisce lei stessa: “…ad incarnare segni, impronte e tracce di una esperienza come prima di essere pittorica, è mentale e spirituale, ma al tempo stesso fisica e sensuale…”. 

Concetta De Pasquale Trittico corpi del Vento olio e catrame su carta

Concetta De Pasquale Trittico corpi del Vento olio e catrame su carta

In occasione di questa nuova mostra, “Carta di Mare”, l’artista esporrà i suoi ultimi lavori ispirati alla tematica del mare come luogo fisico e onirico del vivere, idea maturata in tenera età grazie alle lunghe gite in barca effettuate durante le vacanze in Sicilia.

La mostra verrà presentata dal presidente del teatro Vittorio Emanuele, Maurizio Puglisi,  che lascerà la scena poi ad Anna Di Leo e il suo video “Mare”. 

Ad esprimersi su Concetta Di Pasquale è stato anche il critico d’arte Jenny Gioffrè che ha dichiarato: La bellezza della vita risiede nell’ignoto, e niente lo rappresenta meglio del mare. In questa avventurosa mostra della De Pasquale ci si muove soavemente tra materia, orizzonte e mappe di un mare ricco di calde sfumature, come solo quello vissuto sa esserlo. Sulla terra l’ignoto è rappresentato da quanto s’immagina ci sia dietro l’orizzonte visibile, lo stesso orizzonte si amplia sulla superficie acquatica e diviene infinito nel ‘mare di sotto’. Dai piccoli taccuini si passa alle grandi Carte: la sensazione richiede spazio. Come raccontato dall’artista, – continua Gioffrè –  queste Carte riportano nel loro percorso due linearità: l’orizzontale e il verticale. Tali assi però non sono in antitesi, bensì complementari. L’asse dell’uomo, che accarezza le superfici, e l’asse divino, che collega profondo e alto, tenebre e luce. Mare tenebrarum, che pur inghiottendo il sole, lo fa rinascere nelle sue profondità. Il Corpo dell’Acqua ci rammenta che solo una materia, qual è l’acqua, può sostenere il peso delle impressioni e dei sentimenti multipli, solo l’acqua può cullare la vita verso la trasformazione e le ombre sull’acqua sono più mobili delle ombre sulla terra”. 

La mostra “Carte di Mare” rientra nel ciclo espositivo “R – Esistenza dell’artista — visioni d’arte contemporanea” curata da Saverio Pugliatti.