Il Natale dei figli contesi

Il Natale dei figli contesi

CATANIA – L’albero di Natale, le luci, i regali accuratamente incartati, l’attesa della Vigilia, i canti, le recite e le immancabili poesie dei più piccoli: sono i ricordi che accomunano tanti di noi e delle nostre infanzie. Il ricordo delle famiglie felici.

Quando però una famiglia si sgretola, sommersa da liti, accuse, grida, avvocati, giudici e sentenze, i bambini restano spesso, purtroppo, incastrati tra le macerie del rapporto dei genitori e anche il Natale diventa solo un  lontano ricordo; persino il giorno più atteso dai bimbi può divenire un periodo buio e triste.

È il caso di due bambini, nati e cresciuti a Catania, dove vivono insieme alla mamma e al papà. Poi il loro matrimonio è finito e sono iniziate le battaglie legali per l’affido. Temendo che la donna potesse portare con sè i bimbi in Germania il giudice emise persino un divieto d’espatrio.

Da una parte di questa storia, quindi, c’è una donna d’origini tedesche, mamma di due bambini, che vorrebbe tornare in Germania per le vacanze di Natale con i propri figli ma un divieto di espatrio lo impedisce. 

Dall’altra un papà, noto docente universitario catanese, che teme di non rivedere più i figli, anche alla luce dei fatti di cronaca di bambini rapiti e portati all’estero per non fare più ritorno.

Spettatori muti e vittime di tutto ciò i figli della coppia che, in un periodo di gioia per tanti bambini, vivono questi giorni come sospesi.

Il giudice ha deciso alla fine di assecondare le volontà della madre accettando la richiesta, seppur irrituale, della revoca al divieto d’espatrio. I bambini potranno andare in Germania dal 28 dicembre al 6 gennaio.

Inutili gli appelli del padre, difeso dall’avv. Lipera, che teme di non poter più rivedere i propri figli e a nulla sono valse le sue preoccupazioni a che i minori possano prendere l’aereo in un periodo storico, come quello attuale, in cui vige a livello nazionale ed internazionale l’allerta terrorismo.

Secondo il giudice non esiste un pericolo d’espatrio né tanto meno l’allerta terrorismo può impedire alla madre il diritto di trascorrere il Natale con i propri figli in Germania.

Ma dov’è il diritto anche del padre a trascorrere le festività con i propri figli in pace e armonia? 

Tanti, troppi, punti in comune tra questa storia e altre vicende di separazioni dolorose che lacerano rapporti e legami lasciando solo brandelli di ciò che erano famiglie.