Crocetta supera indenne la mozione di sfiducia, esercizi di stile all’Ars

Crocetta supera indenne la mozione di sfiducia, esercizi di stile all’Ars

PALERMO – La terza mozione di sfiducia in tre anni per Rosario Crocetta anche stavolta non ha sortito l’effetto sperato. 

La mozione targata Movimento 5 stelle è stata sostenuta adesso apertamente da un pezzo del centrodestra, Forza Italia e Lista Musumeci. 

Già nell’aria l’esito della mozione: il tentativo di stanare i dissidenti della maggioranza non è andato in porto nemmeno in questa occasione e il presidente della Regione, di ritorno dalla Leopolda, ne esce rinforzato.

Con 28 voti favorevoli e 50 contrari – 2 gli astenuti – su 80 presenti l’aula boccia la mozione e tornerà a riunirsi domani alle 16.

Il presidente Crocetta in aula, intorno alle sette di sera, ha preso la parola: “Dormo tranquillamente perché la mia coscienza è a posto. Vado a letto tardi ma dormo. Le mie letture pasoliniane sono giovanili”.  

“Più volte è stata chiesta la composizione di un governo politico. Ora la mozione mostra pretestuosità, tutti quelli che la firmano devono timbrare il cartellino dell’opposizione”.

 “Io non ho avuto una maggioranza parlamentare – spiega ancora Crocetta – e se si votasse chi garantisce una stabilità d’aula? Io vado in mezzo alla gente mentre alcuni miei predecessori non potevano uscire dal Palazzo per una impopolarità di fondo. La gente mi dice resisti e capiscono che la crisi è strutturale”.

“Sono l’unico rappresentante di sinistra che ha vinto le elezioni in Sicilia – ha aggiunto -. Mettiamo che al posto mio ci fossero Micciché, Musumeci, Cancellieri loro con un bacchetta magica avrebbero fatto sparire 3 miliardi di buco e ricevuto tutto il supporto per risanare il bilancio”.

“I 500 milioni verranno e ho garanzie molto precise – ha promesso il governatore – e stiamo chiudendo un bilancio che era strutturalmente in passivo”.

“Giovedì saremo con l’assessore Baccei per discutere dei 500 milioni trattandosi di un riconoscimento della corte costituzionale che ci riconosce quelle risorse”. 

“Noi consumavamo 350 milioni di farmaci l’anno, molto oltre le medie nazionali. Abbiamo risparmiato 150 milioni“, ha aggiunto Crocetta rivendicando altre azioni di governo sull’Irfis, sul patrimonio della Regione.

Inoltre Crocetta snocciola la sua sul Muos e sulle trivellazioni concludendo: “Questa mozione è immotivata ed è modo per stabilire conflittualità permanente. Il centrodestra cosa c’entra?” e punzecchia sull’acquisto di Genovese da parte di Forza Italia: “Chi si uccide con le proprie mani non lo rimpiange nessuno”.

LA DIRETTA

ORE 16.40 Seduta iniziata. La pentastellata Angela Foti illustrerà i motivi della mozione di sfiducia. “Confido nel buon senso – spiega la deputata – dei colleghi. Tante promesse, cosa è andato in porto? Nulla. La Regione Siciliana è riuscita ad andare indietro nelle percentuali di differenziata: un record in negativo. In questa legislatura si è riusciti persino ad abbassare le percenutali”.

“La rinuncia del contenzioso con lo Stato da parte del nostro presidente ha fatto subire alla Sicilia l’ennesimo scippo che rende ancora più esiguo il nostro bilancio. Non siamo qui per mantenere il potere e siamo qui per dare risposte concrete e chi sta in giro per l’isola ne conosce le condizioni”.

ORE 16.51 Toto Cordaro: “Non ho firmato mozione di sfiducia perché doveva venire dal centrodestra. Quella del Movimento Cinque Stelle è una finzione giornalistica. Aveva 14 firme dei colleghi 5 Stelle e ne servono 18 per presentarla”.

“Non vi è alcuna ragione per non votarla. Tutto è andato in peggio con un degrado della politica  delle istituzioni. A metà legislatura Sicilia attendeva cambio di passo tracciato con un rinnovo delle commissioni parlamentari. Siamo passati da una gestione pseudo democratica dei comunisti che reggevano il Pd a una gestione marmellata. Su 7 commissioni 6 sono andate tutte da una parte”.

“Al vostro interno qualche deputato prova vergogna. Una situazione istituzionale del genere non si era mai verificata: altro che rivoluzione siamo alla più becera restaurazione. Unica cosa che possiamo fare è la mozione di sfiducia, lo facciamo con convinzione. Quando e se riuscirete a portare in aula norme a favore dei siciliani saremo pronti ad apprezzarle”.

ORE 17.05 Interviene l’onorevole autonomista Di Mauro: “C’è un modo di utilizzo di questo strumento e oggi credo che sia una mozione demagoga per vedere se le dichiarazioni fatte alla stampa da Sicilia Futura nei giorni scorsi fossero veritiere. Se la motivazione è questa credo che sia un dibattito inutile”.

“O sapremo superare le difficoltà o saranno le persone a mandarci a casa senza bisogno di mozione di sfiducia. Non riteniamo questa mozione politicamente valida e ci spiace che centrodestra abbia seguito il 5 Stelle in un’avventura ipotetica e riteniamo che la questione finanziaria sia importante”.

17.27 Il pentastellato Trizzino: “In Sicilia umiliate il vostro popolo dimostrando che l’isola non merita le tutele che da altre parti vengono riconosciute”. Il grillino punta il dito contro il voto contrario al referendum sulle trivellazioni da parte della Regione.

 17.32 Il grillino Ciaccio: “Non esiste un solo punto del suo programma che sia stato rispettato”.

17.38 Nello Musumeci: “La mozione ha un significato politico. Serve a una verifica dei numeri e a capire se in quest’aula il governo gode ancora di una maggioranza perché il governo Crocetta non si è mai preoccupato di offrire alla valutazione dei siciliani una verifica di maggioranza alla luce del sole”.

“Lei sembra alla guida di un governo che ricorda quei principi fantoccio con sovranità limitata. La sua rivoluzione è rimasta preda di una tela di ragno. I buoni propositi iniziali sono andati a infrangersi in un disarmante processo di omologazione a cui lei ha tentato di adeguarsi. Il sottobosco clientelare continua a regnare e vegetare in questo quarto governo Crocetta”.

“Tre leggi impugnate dal consiglio dei ministri con tesi inconfutabili, pretestuose senza che il parlamento abbia avuto l’orgoglio di mantenere fede alla propria posizione. Sono convinto che la mozione non alimenti molte illusioni: abbiamo il dovere di provarci. L’altra possibilità è andare da un notaio a Palermo firmare le dimissioni e presentarle soltanto quando tutti i deputati dell’opposizione le avranno sottoscritte. Vorrei vedere se il governo avrà il coraggio di restare al proprio posto”.

ORE 17.55 Il deputato Giancarlo Cancelleri risponde al collega Di Mauro: “Modo maldestro di smarcarsi. Avevamo capito da tempo che lei non fa più parte dell’opposizione”.

“Siete la nostra migliore campagna elettorale e lo fate gratuitamente e vi ringraziamo”.

ORE 18.07 L’onorevole Fazio: “Peccato che nel nostro statuto non ci sia l’impeachment. Il nostro presidente ha sottoscritto la rinuncia a tutti i contenziosi vincolati dai precedenti governi. Recentemente una sentenza della corte costituzionale ha stabilito che gli introiti provenienti dall’evasione fiscale fossero distribuite tra Trentino e Sicilia. Nella prima vanno 400 milioni alla seconda nulla in conseguenza dell’atto di transazione sottoscritto dal nostro presidente. Complimenti”.

ORE 18.17 Il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone: “Crocetta è corso ai ripari cercando di trovare una soluzione con dei deputati raccogliticci di una maggioranza inconsistente. Quello di oggi è un atto di disapprovazione, di condanna che muoviamo al governatore e alla nuova maggioranza che si è riconsolidata dopo movimenti tellurici”.

“Crocetta è sfiduciato dai suoi stessi collaboratori. Ancora le province sono al palo, gli enti locali in un mare di confusione in quel mare in cui Crocetta beatamente nuotava qualche domenica fa cercando di dimostrare che i mali vanno attribuiti a chi li espone”.

ORE 18.31 L’onorevole Lentini: “Confronto negato negli ultimi mesi con il governatore e con il partito per affrontare le priorità della decisione. Ricordo al governatore quante volte abbiamo collaborato a compilare le liste e a dare le risposte a quel sistema che per 30 anni ha distrutto la Sicilia”.

ORE 18.38 Mimmo Turano, Udc, parla dell’intergruppo con Ncd: “Non è fusione a freddo. Con un animo democristiano nel senso più nobile del termine si sta radicando nell’intero territorio. Vorrei ringraziare gli amici del Movimento 5 Stelle perché loro considerano una colpa avere un successo elettorale e il consenso della gente. Io sono convinto del contrario e dico loro: oggi di cosa stiamo parlando? Della sfiducia del presidente della Regione o della sfiducia che i cittadini hanno maturato nei confronti delle istituzioni”.

“Rivendico giusto rapporto tra Stato e Regioni e mi farò seguire dal Pd. Ho molto rispetto del Pd ma molto di più per i siciliani. Noi siamo qui con responsabilità a fare la nostra parte. La mozione dei 5Stelle è piena di citazioni cracoliciane che non sono i miei modelli. Aspetto alla prova dei fatti non questo governo che è il mio. Questa è stagione particolare e si esce con il buonsenso da parte di tutti e l’area politica che rappresento non farà mancare sostegno al governo”. 

ORE 18.50 Il nuovo capogruppo del Pd Alice Anselmo: “Ci troviamo alla terza volta con un’opposizione senza idee e strategie. Voglio raccontare cosa ci aspetta per recuperare fiducia nella politica con la p maiuscola”.

“Non è più tempo di piangerci addosso, dobbiamo superare steccati ideologici per andare incontro alla gente. Mi sento siciliana nell’animo e vi chiedo di ritornare ad amare questa terra e unire tutti gli sforzi abbandonando la balcanizzazione della lotta politica che troppo spesso ha aleggiato in questo palazzo”.

“Il continuo richiamo alle dimissioni del presidente non è certo il rimedio che i siciliani si aspettano per risolvere i problemi. A quanto pare esperienza non docet, siamo di nuovo chiamati a un esercizio strumentale politico. Stiamo sottraendo tempi ai problemi, diamo possibilità al presidente di governare serenamente”.