Torna libero Salvatore Cuffaro: “La politica appartiene al mio passato, ora voglio fare volontariato in Africa”

Torna libero Salvatore Cuffaro: “La politica appartiene al mio passato, ora voglio fare volontariato in Africa”

PALERMO – Torna in libertà l’ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro dopo essere stato in carcere per 4 anni e 11 mesi.

Cuffaro è appena uscito dal carcere di Rebibbia a Roma. “È bello respirare la libertà. Oggi posso dire di aver superato il carcere”, queste le prime parole dell’ex governatore.

La politica attiva, elettorale e dei partiti è un ricordo bellissimo che non farà parte della mia nuova vita. Ora ho altre priorità”. Così l’ex governatore della Sicilia ha commentato. “Ho amato la politica e non rinnego nulla di ciò che ho fatto – ha aggiunto – non mi sento tradito”.

“Nella mia coscienza sono innocente. Sono andato a sbattere contro la mafia. Tornassi indietro metterei un airbag. Ho fatto degli errori, non mi voglio nascondere – aggiunge – io li ho pagati, altri no. Ora credo di avere il diritto di ricominciare”.

Cuffaro non è uscito dall’ingresso principale del carcere di Rebibbia ma da quello dell’Aula Bunker in via del Casale di San Basilio. L’ex governatore della Sicilia aveva con sé degli scatoloni che contenevano lettere ricevute durante il suo periodo di detenzione.

Ho ricevuto 14 mila lettere – spiega – sono parte della mia vita. Le terrò con me”. Ad aspettarlo fuori dal carcere il figlio e il fratello Silvio.

“È stato grande il prezzo che ho pagato per aver deciso di stare in mezzo alla gente – spiega – Appartiene alla mia coscienza ciò che sono stato. Non ne voglio più parlare. Credo di non aver mai favorito la mafia ma di averla sempre osteggiata e parlano gli atti amministrativi per me. Per fare una vera lotta alla mafia credo sia necessario l’impegno delle forze di polizia, dei magistrati. Ma se lasciassimo la lotta solo a loro credo che purtroppo non riusciremmo a raggiungere l’obiettivo finale. È necessario che ci sia una grande educazione. E questo è il grande errore della politica. Fin quando non sarà data alle persone la possibilità di scegliere di stare nella legalità sarà difficile vincere la mafia”.

“Non credo la Sicilia sia cambiata in meglio. Io credo che Vecchioni abbia detto una cosa con amore. Forse non lo sa Crocetta ma pure questo è amore. La Sicilia, la nostra terra, è straordinaria, bellissima e merita di essere servita – aggiunge – Quello che vedo nella politica di oggi in Sicilia è poco amore per le cose che si fanno. Quando non ci sono ideali la politica rischia di essere sterile e inumana. È diventata cattiva la politica di ora. E io, lo ripeto non tornerò a fare politica, fa parte del passato”. 

Cuffaro ai giornalisti ha detto di volersi “dedicare al volontariato, andando in Africa, a collaborare per quell’ospedale che durante la sua presidenza alla Regione Sicilia, è stato realizzato”.

Cuffaro, all’uscita dal carcere, “è rimasto abbagliato dal raggio di sole che lo ha colpito dopo il lungo periodo di detenzione – ha aggiunto l’avvocato – questo evento ha fatto breccia in lui. Ora sta riabbracciando i suo i cari. Ci sono tutti i suoi famigliari ad accoglierlo”. L’ex presidente della Regione siciliana torna libero dopo avere scontato 5 anni, dei sette, previsti dalla condanna per favoreggiamento alla mafia. Una riduzione della pena per buona condotta.