Un incontro per discutere del presente e del futuro di Catania

Un incontro per discutere del presente e del futuro di Catania

CATANIA – Sono passati due anni e mezzo dal ritorno di Enzo Bianco a Palazzo degli Elefanti ed è il momento di bilanci. Bilanci provvisori ma necessari per capire la direzione che sta prendendo la città etnea.

Cosa si è fatto, cosa si deve fare cosa andrebbe fatto meglio; a porsi queste domande e ad aspettare risposte Maurizio Caserta, docente di Economia politica del dipartimento di Economia e impresa dell’Università di Catania e candidato sindaco alle scorse elezioni, Nello Musumeci, leader di Diventerà Bellissima ed ex presidente della Provincia di Catania, Giulia Grillo, deputato nazionale del Movimento Cinque Stelle, Matteo Iannitti, candidato sindaco con “Catania Bene Comune” e Niccolò Notarbartolo consigliere comunale del Pd.

L’incontro organizzato da Officine Siciliane, prevede un’analisi punto per punto del programma elettorale di Bianco che sarebbe dovuto essere presente per dibattere con i partecipanti e rispondere alle domande.  

Proprio il sindaco è stato il grande assente. In Inghilterra per impegni istituzionali risponderà ai tanti quesiti posti, il 16 gennaio, in occasione di un incontro ufficiale in cui si ridiscuterà di bilanci e azioni da intraprendere per la città. Una sedia vuota al centro come “etimasia” dell’amministrazione comunale.

La decisione di fissare un appuntamento per discutere del cammino fatto è un segnale importante – afferma Maurizio Caserta – anche se manifesta una scarsa capacità comunicativa, perché significa che di questi incontri si sente la necessità”.

Il primo problema da affrontare – continua Caserta – è d’ordine economico e dei debiti strutturali del Comune. La proposta politica che poi è diventata amministrazione della città, aveva prospettato la possibilità di rilanciare dal punto di vista degli equilibri finanziari. Questo è il primo punto, perché questo non sembra essere successo“.

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Catania è una città allo sbando – afferma Giulia Grillo -. Siamo all’anno zero per la ricezione turistica, nei trasporti e sull’orlo del dissesto finanziario. È giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità“.

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Nonostante le manovre, nonostante l’austerity imposta ai cittadini dall’amministrazione comunale il Comune di Catania ha accumulato negli ultimi anni un disavanzo di oltre 29 milioni di euro – afferma Matteo Iannitti -. Questo significa che l’austerità non funziona. Chiediamo al sindaco di spiegare cosa ne è stato dell’Ospedale San Marco a Librino, un centro d’eccellenza ortopedica che sarebbe dovuto essere inaugurato a gennaio 2016 e il cui progetto era affidato alla Tecnis. Chiediamo di far luce sulla questione della darsena del porto, costata oltre 100 milioni di euro e crollata prima ancora dei controlli. Noi chiediamo ma non abbiamo risposte, forse dovremo telefonare” conclude Iannitti.

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Catania vive oggi una situazione di degrado e povertà – commenta Nello Musumeci -. Sperare di poter tornare alla ‘primavera di Catania’ è pura utopia perché sono i tempi ad essere diversi. Oggi Bianco non è nella condizione d’apparire lo stesso di vent’anni fa. Attorno non ha una squadra omogenea come quella creata col ‘Patto di Catania’, c’è una realtà culturale che si richiama ad idee, concetti e pratiche politiche che lo stesso Bianco criticava. L’eterogeneità di questa maggioranza che lo circonda, lo sostiene, lo condiziona e lo ricatta, rende tutto ancora più difficile. Partendo da quest’analisi ci si rende facilmente conto di come la città di Catania viva oggi una condizione d’estremo disagio”.

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È indispensabile riuscire a trovare un momento di dialogo e di incontro tra diverse personalità politiche, anche di schieramenti nettamente diversi, non per trovare differenza ma per poter capire come lavorare per la città” conclude Niccolò Notarbartolo, consigliere comunale del PD.

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