A Messina il ricordo di Nicholas e della sua donazione

A Messina il ricordo di Nicholas e della sua donazione

MESSINA – Chi non ricorda il sorriso dolcissimo di quel bimbo che nell’estate di 20 anni fa commosse l’Italia intera? Quel bimbo era Nicholas Green,  vittima a 7 anni della follia omicida mentre si trovava in vacanza in Italia con la famiglia.

La sua morte, però, non è stata vana. Da quel giorno ha segnato in Italia un punto di inizio nella cultura della donazione degli organi. La famiglia, in un atto di grande generosità, acconsentì l’espianto degli organi del piccolo, regalando a sette persone la speranza di una vita migliore. Proprio in memoria di quel gesto così nobile ed altruista, il padre del bimbo americano, Reginald Green, martedì prossimo,  23 settembre, sarà ospite del  Policlinico di Messina per un incontro pubblico sul tema “L’effetto Nicholas: la donazione di organi nei tuoi pensieri”.

Nicolas-green-locandina

 

La storia di Nicholas merita ancora una volta di essere ricordata. Era il 29 settembre del 1994 quando la famiglia Green, marito moglie e due figli, Nicholas appunto ed Eleonor, partita dalla California era in viaggio nel nostro Paese. A bordo della loro auto erano diretti in Sicilia e stavano percorrendo tranquilli l’autostrada Salerno – Reggio Calabria.  

Per una tragica fatalità la loro auto venne scambiata per quella di un gioielliere preso di mira dai rapinatori. L’auto fu bloccata dai malviventi armati all’altezza di Vibo Valentia e nella sparatoria Nicholas venne colpito gravemente.  

La sua agonia durò pochi giorni. Il 1 ottobre la sua breve vita si spegneva per sempre al centro di Neurochirurgia del Policlinico di Messina dove era stato ricoverato. Mentre lui moriva la famiglia pensava al modo migliore per commemorare e ricordare il sacrificio del loro bambino. Oggi sette vite italiane continuano a vivere grazie al dono di Nicholas e dei suoi genitori. Una lezione per tutti e un gesto d’amore infinito. Oggi, 20 anni dopo, ci piace ricorda che lui, quel bimbo dolcissimo, continua a vivere in loro. E nella nostra memoria.