Tappa catanese per Insieme si Può

Tappa catanese per Insieme si Può

CATANIA – Tappa catanese per il movimento politico “Insieme si Può” che sarà ospitato,oggi pomeriggio alle 16,30, a Palazzo della Cultura. Interverrà il fondatore e presidente del Movimento “Insieme Si Può” Alfio Di Costa.

Dialogo e confronto tra la politica e i cittadini, per lavorare “insieme”, con l’obiettivo di fermare la deriva sociale ed economica in cui versa la Sicilia. Da questo assunto parte il progetto politico il cui nome ne riassume lo spirito e il programma: Insieme si Può.

Un movimento nato circa un anno e mezzo fa dal web e diventato partito proponendosi di promuovere attività di natura politica, sociale e culturale, attraverso rapporti diretti e costanti con la cittadinanza, sulla base del reciproco riconoscimento. Non la politica distante e autoreferenziale ma una realtà che ha la sua ragione nella volontà di numerosi cittadini di diversa origine sociale e politica che, ritrovandosi, intendono dialogare e trovare soluzioni attuabili in tempi brevi.

Spettatori, finora passivi, dell’indiscutibile negligenza dei partiti politici che governano la nostra regione – afferma Di Costaabbiamo deciso di abbandonare le illusioni ed esprimere, con un atto di coraggio, la volontà chiara di fermare l’irresponsabilità e l’inerzia che hanno caratterizzato le decisioni del governo regionale da tre anni a questa parte”.

Da febbraio 2014 a oggi, il movimento ha accolto migliaia di persone provenienti da tutto il territorio siciliano e promette di svilupparsi capillarmente anche grazie al lavoro degli infaticabili attivisti che ogni settimana organizzano riunioni in ogni provincia siciliana.

A Noi Siciliani hanno tolto tutto – l’accusa di Alfio Di Costa – e il nostro popolo, tranne rari casi, non ha mai lottato. Viviamo in una terra che potrebbe svilupparsi in ogni settore, primo fra tutti quello turistico, grazie alla sua indiscutibile bellezza paesaggistica e culturale, tuttavia siamo trattati come terzo mondo, depredati e sfruttati come bacino di vendita di ciò che è prodotto nelle industrie del Nord“.

Affrancarsi dalle logiche parenterali e di collusione, sistema che ha portato la Sicilia a indebitarsi oltre ogni peggiore previsione, per interrompere il circolo vizioso negativo in cui ci ritroviamo da tempo immemore. Ecco il primo ingrediente della ricetta proposta dal movimento.