Catania, giudice sospende contratto mutuo: dalla banca pretese illegittime

Catania, giudice sospende contratto mutuo: dalla banca pretese illegittime

CATANIA – La Confconsumatori Sicilia ha reso noto che, il giudice della quarta sezione civile del Tribunale di Catania, Concetta Grillo, ha sospeso l’esecutività di un contratto di mutuo in virtù del quale la banca aveva intimato ad un consumatore il pagamento della complessiva somma di 146.279,89 euro per rate arretrate, interessi di mora, diritti di commissione e conguaglio rischi cambio.

Inoltre, il giudice, ha anche sospeso l’esecutività del pignoramento immobiliare che nel frattempo la banca aveva eseguito.

L’opposizione richiedeva “l’illegittimità delle pretese della banca con contestazioni specifiche delle singole voci di credito anche con il raffronto delle somme richieste in passato con un altro atto di precetto del 1993″.

Il giudice ha osservato che l’opponente ha dedotto “l’illegittimità del precetto sotto il profilo dell’eccessività delle somme richieste, contestando la somma, superiore a 91mila euro, richiesta a titolo di interessi, la genericità della pretesa, la mancata indicazione del tasso applicato, l’omessa indicazione della sorte capitale sulla quale gli interessi sarebbero stati maturati e l’entità delle somme pagate successivamente all’intimazione del primo precetto”.

Successivamente all’ordinanza, é stata disposta un consulenza tecnica d’ufficio per quantificare il credito.

Il presidente di Confconsumatori Sicilia, avvocato Carmelo Calì che, tra l’altro, ha assistito in giudizio il consumatore, ha spiegato come “le banche continuano ancor oggi a richiedere indiscriminatamente a vario titolo somme non solo illegittime ma senza dare ragione dei criteri dei loro incomprensibili ed ingiustificati calcoli. Per tali motivi é importante che i consumatori reagiscano a tali deplorevoli comportamenti in tempo utile e senza perdere tempo”.