Trasporti a Siracusa, il gioco delle parti. Il rischio: altri 2 anni di disservizi

Trasporti a Siracusa, il gioco delle parti. Il rischio: altri 2 anni di disservizi

SIRACUSA – Prima l’Ast, con l’appello al Comune affinché copra il debito causato dai tagli regionali pena l’abbandono del servizio, poi il Comune che si dice pronto a gestire il servizio da sé. È partito il gioco delle parti sul trasporto pubblico locale a Siracusa a un mese dalla scadenza del contratto che lega l’Ast al servizio di bus urbani. Il rischio sono altri due anni di inefficienze e di scaricabarile.

Abbiamo formalizzato la nostra disponibilità alla gestione del servizio”: lo ha affermato ieri mattina l’assessore al Patrimonio del Comune di Siracusa, Gianluca Scrofani, dichiarando così la volontà dell’amministrazione comunale di gestire in proprio il trasporto pubblico locale. Volontà ufficializzata tre giorni fa di fronte al direttore generale del dipartimento regionale ai Trasporti, Fulvio Bellomo. Ma alla domanda se il Comune sia in grado con il finanziamento attuale (1,8 milioni di euro) di gestire davvero il servizio in proprio, la risposta dell’assessore Scrofani si fa più realistica: “La prima intenzione è di gestirlo in proprio, l’altra è una formula esterna: affidarlo a gara”.

Ma a guardar bene il Comune ha già tentato la strada della gara, dopo che ripetutamente (dal 2010) l’Ast ha chiesto la rescissione del contratto: le gare sono andate deserte. Nessuna azienda ha trovato possibile gestire con quelle risorse un servizio che, secondo il direttore della sede Ast di Siracusa Giuseppe Carollo, “costa 4,20 euro al km mentre il finanziamento regionale copre 1,80 al km”.

Il punto cardine della questione è proprio il finanziamento regionale, che da 5 anni (da quando la Regione lo ha decurtato) causa perdite che si riflettono sul servizio. E allora quale scenario possibile? L’Ast ha chiesto un incontro per ribadire la volontà di lasciare, a meno che il Comune non compartecipi al finanziamento regionale. L’incontro ci sarà la prossima settimana e probabilmente si arriverà a una sintesi: una compartecipazione del Comune, ma tecnica.

Forti dell’esperienza dei bus navetta” (come ricorda l’assessore Scrofani) che coprono i tratti Ortigia-parcheggi-zone archeologiche, il Comune potrebbe coprire una parte delle tratte cittadine, lasciando la periferia e le zone suburbane all’Ast. Resterebbe l’incognita mezzi: l’acquisto di 7 mezzi elettrici, da parte del Comune, con fondi europei è infatti saltato. Quale possa essere la soluzione probabilmente ancora nemmeno le parti lo sanno con certezza: “A fine mese incontreremo nuovamente il direttore generale Bellomo – ha detto l’assessore Scrofani – e parleremo con numeri alla mano”.

La scadenza del contratto che lega l’Ast al servizio fino al 18 dicembre è una pressione, ma fino a un certo punto. La Regione, infatti, ha prorogato per altri due anni i contratti di servizio e la volontà dell’Ast di non proseguire a queste somme è relativa: un decreto le impone, infatti, di non abbandonare “il pubblico servizio”. Anche se in perdita. Il rischio, quindi, è che non succeda niente di nuovo e tutto ricada, come da 5 anni, sull’utenza che alla fine patirà altri due anni di agonia del servizio e di scaricabarile di responsabilità.

Massimiliano Torneo