Emergenza idrica, Codacons presenta esposto alla Procura di Catania

Emergenza idrica, Codacons presenta esposto alla Procura di Catania

CATANIA – Dopo i gravi danni subiti dall’acquedotto di Fiumefreddo lo scorso 24 ottobre e la rottura del bypass del condotto d’acqua di Calatabiano nel corso della scorsa settimana, la città di Messina (e non solo) è senz’acqua da circa venti giorni.

Oggi gli avvocati del Codacons Antonio Cardile e Carmelo Sardella si sono presentati alla Procura di Catania per depositare un esposto-denuncia al fine di accertare le responsabilità della Regione Siciliana sul dissesto idro-geologico e sulle responsabilità dell’azienda che gestisce la rete idrica, relative ad un’eventuale carenza di manutenzione e controlli delle condutture idriche nel territorio siciliano.

I reati che vengono denunciati sono interruzione di pubblico servizio, rifiuto di atti d’ufficio e abuso d’ufficio.

«Occorre verificare – affermano Cardile e Sardella – se per la condotta idrica di Calatabiano, ed anche per l’intera rete idrica siciliana, siano stati fatti adeguati controlli per scongiurare rischi che i cittadini potrebbero correre. Bisogna accertare, inoltre, se le cause delle ripetute rotture della condotta idrica dipendano da manovre errate o dall’utilizzo di materiali scadenti e quindi constatare se siano stati procurati degli ingiusti vantaggi patrimoniali».

Intervenuto sulla problematica anche il segretario nazionale CODACONS Francesco Tanasi, che spera nelle risposte della magistratura alle domande che molti cittadini si pongono da parecchio tempo: dopo l‘inchiesta da parte della Procura di Messina, si attendono riscontri positivi anche dal fronte catanese.