Franza – Comune: a Messina s’infiamma la guerra dei Tir

Franza – Comune: a Messina s’infiamma la guerra dei Tir

MESSINA – E’ una guerra a colpi di carta bollata quella che nella città dello Stretto vede di fronte il gruppo Franza e l’amministrazione Accorinti. Motivo del contendere il libero transito dei tir in Via La Farina e nel centro alla luce dell’ordinanza anti-tir numero 159, che per la società sarebbe viziata da eccesso di potere e violerebbe il decreto cautelare emesso dal Tar.

Secondo il gruppo Franza tutti i provvedimenti adottati dalla giunta locale sarebbero diretti a screditare l’immagine e la credibilità della società e per tale motivo chiede un risarcimento per i gravissimi danni economici subiti (che non quantifica) oltre alla richiesta di sospensiva dell’ordinanza stessa.

Ordinanza nella quale si stabiliscono due fasce orarie per il libero transito ai tir (in via La Farina e nel centro), che però non coincidono con con gli orari di imbarco e sbarco della Cortour che sarà in vigore fino al 30 settembre. Tale scadenza è stata voluta dalla giunta perchè nel frattempo, il 24 settembre, avrà luogo l’udienza al Tar per il ricorso precedente, quello che si riferisce al provvedimento di luglio.

L’istanza presentata al Tar di Catania contro l’anti-tir ter, infatti, non è che l’ultimo atto di una lunga vicenda contestatissima dal gruppo Franza. Nelle pagine del ricorso si fa riferimento anche alla decisione del sindaco di Messina di fermare i camion sbarcati al Molo Norimberga sul cavalcavia. Su questo provvedimento era esplosa un’altra polemica con dichiarazioni da una parte e dall’altra che non hanno certo contribuito a rasserenare gli animi.

Secondo la Cartour i blocchi e le multe hanno solo causato disagi e danneggiato la credibilità della società agli occhi degli utenti, mentre, secondo il sindaco, il provvedimento avrebbe solo tutelato l’incolumità delle persone.

Una guerra di carte e di nervi con ripetuti attacchi da una parte e dall’altra. Per i Franza la 159 è illegittima per l’assoluta carenza di motivazioni, l’errore nei presupposti, l’eccesso di potere per sviamento, illogicità, irragionevolezza ed infine per violazione del decreto cautelare (ovvero la sentenza di sospensione del Tar).

Vi sarebbe, inoltre, una disparità di trattamento con gli altri armatori ed un’ingiustizia manifesta. Insomma puro accanimento testimoniato dalle ripetute ordinanze che sembrano mirate a danneggiare solo la Cartour.

Non vieta direttamente il cabotaggio marittimo né chiude l’approdo, ma dimentica solo il molo Norimberga scordando anche che la via La Farina è l’unica via di accesso per i mezzi che lo utilizzano. Questa dimenticanza ha un effetto definitivo ed indiretto volto a cancellare la corsa diurna e chiudere il molo Norimberga, colpendo solo la Cartour.

Ai Franza si sono aggiunti gli autotrasportatori dell’Aias di Richichi con un ricorso ad adiuvandum che ha aggiunto legna sul fuoco.