SICILIA – Ben tre milioni di euro per garantire per tutto il 2025 l’integrazione oraria dei 258 lavoratori Asu in servizio nelle sedi, centrali e periferiche, dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana.
È quanto stabilito oggi dal governo regionale, su proposta dell’assessore Francesco Paolo Scarpinato, nella seduta di giunta.
“Attenzione per lavoratori in condizione precaria”
“Un nuovo segnale di attenzione per una categoria di lavoratori che da troppo tempo fa i conti con una condizione di precarietà lavorativa“, dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
“La nostra intenzione, così come abbiamo dimostrato anche con l’ultima legge di Stabilità, è comunque quella di stabilizzarli al più presto”.
“Siamo a lavoro per mettere la parola fine”
Dopo l’ok della giunta, le 20 ore settimanali dei lavoratori Asu, garantite con il sussidio del dipartimento regionale del Lavoro, per tutto il 2025 potranno aumentare fino a 36 grazie a un’integrazione richiesta dal dipartimento dei Beni culturali. Nello specifico, le somme stanziate serviranno per il pagamento delle ore in più e per i versamenti dovuti di Irap e copertura assicurativa Inail.
“L’approvazione dello stanziamento dei tre milioni di euro è un atto che sottolinea la sensibilità del governo per questo personale, nelle more della loro stabilizzazione presso la società partecipata della Regione Sas – aggiunge Scarpinato -. Siamo al lavoro per mettere la parola fine a un altro pezzo di precariato in Sicilia”.