Con oggi mancano esattamente 100 giorni alla prima prova della Maturità 2025: il giorno tanto atteso dai maturandi, il 18 giugno, si avvicina inesorabilmente.
Al via il countdown: i siciliani, con un’espressione colorita, definirebbero questo ultimo rush finale come “tutta ‘na calata“, e i giovani non possono certo restare indifferenti alla crescente tensione e all’emozione che li accompagna in questo percorso. Tra ansia, aspettative e qualche notte insonne, il traguardo si fa sempre più concreto.
Oggi i 100 giorni alla Maturità: ricordiamo lo svolgimento dell’esame
Giorno 18 giugno i maturandi di ogni istituto superiore si recheranno nella propria scuola per svolgere la prima prova: quella di italiano. Si tratta di un esame a scelta tra 3 tipologie:
- Tipologia A: analisi del testo poetico o in prosa (la scelta sarà a discrezione dello studente);
- Tipologia B: testo argomentativo con possibile approfondimento storico-artistico;
- Tipologia C: riflessione critica sull’attualità, da un estrato si dovrà sviluppare un testo ben organizzato in paragrafi sul tema richiesto.
L’origine di questa ricorrenza
Per comprendere l’origine di questa vera e propria “tradizione”, basti fare un tuffo nel passato nel 1840, all’Accademia Militare di Torino. La leggenda narra che, in seguito all’introduzione di un corso di studi della durata fissa di tre anni, un cadetto esclamò in piemontese “Mac pi tre ani!“; ovvero “Ancora tre anni!”.
Da quel momento, gli allievi iniziarono a segnare il conto alla rovescia verso la fine del loro percorso, celebrando in particolare il traguardo dei 100 giorni mancanti al congedo con feste e rituali scaramantici.
Questa usanza si diffuse rapidamente tra tutte le scuole militari italiane, fino a entrare anche nel mondo scolastico civile. Il passaparola, unito al fascino della tradizione, ha fatto sì che anche gli studenti delle scuole superiori iniziassero a festeggiare il countdown dei 100 giorni alla Maturità, trasformandolo in un vero e proprio rito di passaggio.
Come saranno festeggiati i 100 giorni: parola ai maturandi
Ai nostri microfoni, alcuni studenti di quinto anno hanno voluto condividere il modo in cui trascorreranno i 100 giorni. Secondo quanto emerge da questa piccola indagine, riunirsi a casa di un compagno di classe sembra la scelta più gettonata.
A spiegarcelo è Lorenzo, studente del Liceo Scientifico, che ha definito questa opzione come “la migliore per poter trascorrere una giornata in tranquillità, ma che allo stesso tempo non sia limitante. Questa sera verranno i miei compagni di classe per cenare insieme e bere qualcosa a suon di musica’”.
Della stessa idea è Federica, maturanda di Scienze Umane, che sarà anche lei “a casa di una mia compagna di classe per riunirci per la prima volta tutti quanti al di fuori delle mura scolastiche. Abbiamo tutti amici e comitive diverse e, purtroppo, capita veramente di rado poter trascorrere un’intera serata insieme che non sia di fronte a un libro o a una penna”.
Più alternativa l’idea dei ragazzi di una quinta di un liceo linguistico: trascorreranno tutta la giornata in spiaggia, perché, racconta Ludovica, “niente è più spensierato di celebrare i 100 giorni nel luogo in cui si attraversa un’altra dimensione: la spiaggia e il mare”.
Ma non è finita qui: alcuni ragazzi hanno spiegato ai nostri microfoni, controcorrente, che non organizzeranno alcuna giornata in particolare. Andranno regolarmente a scuola per “confrontarsi e confortarsi” con i propri docenti.