“Truffa dello specchietto” vicino l’ospedale, nel mirino diversi anziani

“Truffa dello specchietto” vicino l’ospedale, nel mirino diversi anziani

SIRACUSA – Un truffatore in trasferta e senza scrupoli avvicinava le sue vittime anziane all’ospedale Rizza per inscenare la famigerata truffa dello specchietto.

Le truffe agli anziani sono un reato odioso e in questa occasione è stato reso ancora più cinico dal fatto che il truffatore, un netino di 42 anni, si è appostato nell’ospedale Rizza per scegliersi come vittime degli anziani che si recavano nel presidio ospedaliero per effettuare delle visite mediche.

“Truffa dello specchietto” vicino l’ospedale

Il truffatore non ha fatto i conti, però, con il senso civico e la lucidità di un giovane che lo ha notato in azione e ha chiamato la Polizia di Stato.

In pochi minuti i Poliziotti delle Volanti hanno raggiunto il parcheggio dell’ospedale Rizza e hanno sorpreso il 42enne ancora sul posto in cerca di altre vittime e lo hanno bloccato e denunciato.

I dettagli

Fino all’arrivo degli agenti il truffatore aveva avvicinato due anziani automobilisti e, utilizzando un ombrello, con l’ormai collaudato stratagemma della “truffa dello specchietto”, pretendeva soldi dalle vittime come ristoro di un finto incidente stradale causato durante delle manovre.

Dalla ricostruzione degli agenti pare che un anziano, per evitare le minacce del truffatore, abbia consegnato al 42enne del denaro mentre una signora non prendendo in considerazione le minacce dell’uomo si allontanava dall’ospedale senza assecondare il truffatore.

Le raccomandazioni

Ricordiamo a tutti gli utenti che al minimo sospetto è necessario chiamare i numeri di emergenza per scongiurare ogni tentativo di truffa e consentire l’individuazione dei criminali.

Il Questore Roberto Pellicone: “La Questura è impegnata quotidianamente in una campagna di prevenzione e di contrasto alle truffe, soprattutto ai danni di soggetti fragili e deboli, è fondamentale, come in questa occasione, che i cittadini collaborino e chiamino la Polizia di Stato al minimo sospetto”.