PALERMO – Da tanto tempo, troppo tempo, alla vigilia di ogni partita del Palermo si ripresenta il ritornello “ultima chance per Dionisi?”.
Se ciò succede da tanto tempo, significa che, purtroppo, la mediocrità o meglio l’insufficiente rendimento della squadra rosanero dura da parecchio.
D’altra parte i numeri non ammettono contestazioni: 32 punti in 26 partite, nono posto in classifica a 29 punti di distacco dalla vetta, con due punti conquistati nelle ultime quattro partite, non sono numeri incoraggianti derivanti da prestazioni deludenti con troppe disattenzioni difensive, con una squadra che ancora non ha gioco, carattere e determinazione malgrado siano arrivati, a conclusione del mercato invernale, giocatori che sono un lusso per la Serie B, provenienti per l’appunto, dalla massima divisione.
Le colpe di questa deludente stagione dei rosanero non saranno sicuramente tutte del mister di Abbadia San Salvatore, ma l’allenatore tante perplessità ha suscitato alla luce della gestione delle partite con cambi alle volte improducenti, se non determinanti in senso negativo.
Domani, nella partita in trasferta contro il Cosenza, che inizierà alle 15:00, Dionisi avrà vita ancora più dura dovendo rinunciare a Diakitè e Ceccaroni, entrambi indisponibili per squalifica, e a Nikolaou per un sopraggiunto problema a una caviglia.
Sarà un obbligo, pertanto, il ritorno della difesa a tre, con l’arretramento di Blin al centro del settore arretrato, affiancato da Baniya e Magnani, con le incognite di una soluzione mai adottata prima.
Il modulo 3-4-2-1 dovrebbe presentare un centrocampo con, da destra a sinistra, Pierozzi, Gomes, Ranocchia e Lund, una trequarti con Verre e Brunori, e Pohjanpalo nelle vesti di ariete offensivo.
La probabile formazione del Palermo (3-4-2-1) dovrebbe essere, quindi: Audero; Baniya, Blin, Magnani; Pierozzi, Gomes, Ranocchia, Lund; Segre, Brunori; Pohjanpalo.
Il Cosenza dovrebbe schierarsi con il 3-4-1-2 formato da Micai; Hristov, Dalle Mura, Caporale; Ricciardi, Gargiulo, Charlys, D’Orazio; Garritano; Artistico, S. Mazzocchi.