Catania, le richieste del comitato “Ripristino gas”

Catania, le richieste del comitato “Ripristino gas”

CATANIA – Il comitato “Ripristino gas”, nato con il supporto di AssoURT, Consambiente, Confeuropa Consumatori, Codacons e Lega Difesa del Cittadino (Ldc), si fa portavoce delle centinaia di famiglie dei quartieri Trappeto Nord, Trappeto Sud e San Nullo, che stanno subendo gravi disagi a causa della sospensione della fornitura di gas in seguito all’esplosione verificatasi a San Giovanni Galermo.
Sono già passate varie settimane dall’incidente riguardante la rete di distribuzione, ma molte famiglie si trovano ancora senza gas. Ciò causa forti disagi. Ad esempio, molte famiglie sono impossibilitate a cucinare ed a utilizzare servizi essenziali per la vita quotidiana come acqua calda e riscaldamento. E con l’inverno in corso, il disagio è  insostenibile e colpisce soprattutto anziani, bambini e persone fragili.

Le richieste del comitato “Ripristino gas”

Purtroppo, nonostante le numerose richieste di chiarimenti e interventi urgenti, le risposte delle autorità competenti sono lente e insufficienti, lasciando così i cittadini incerti sui tempi e modalità di ripristino della fornitura.
Per questi motivi, con il fine di dare voce ai residenti colpiti dai disagi e tutelare i loro diritti, il Comitato “Ripristino Gas” ha inviato una comunicazione ufficiale agli enti competenti, tra cui la Prefettura di Catania, l’amministrazione comunale, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) e Catania Rete Gas S.p.A., con richieste chiare e inderogabili.
Anzitutto, si chiede il blocco immediato della fatturazione per il periodo di interruzione del servizio, poiché è inaccettabile che i cittadini debbano pagare per un servizio non erogato.
Poi, si esige il risarcimento per i danni subiti, che comprende sia i disagi economici che quelli legati alla qualità della vita, alla necessità di trovare soluzioni alternative per cucinare e riscaldarsi, e allo stress psicologico subito.
Inoltre, il Comitato chiede anche l’istituzione di un tavolo tecnico con Prefettura, Comune e ARERA per individuare le cause dell’incidente e stabilire un piano chiaro per il ripristino del servizio. Per questo tavolo tecnico si richiede pure trasparenza e tempi certi, concordando anche modalità e quantum del risarcimento con le società venditrici.
Inoltre, si vuole ottenere un’accelerazione dei lavori di ripristino, e verifiche approfondite sulla sicurezza della rete gas, per evitare che tragedie simili possano ripetersi e garantire ai cittadini condizioni di vita sicure.

Le dichiarazioni del comitato

La situazione è ormai insostenibile – dichiara il comitato “Ripristino Gas” – non è accettabile che le istituzioni e le aziende coinvolte tardino a fornire risposte ai cittadini. Il nostro obiettivo è garantire giustizia per le famiglie coinvolte e azioni immediate per risolvere questa emergenza. Se entro 30 giorni non riceveremo riscontri concreti, procederemo con azioni legali per tutelare i diritti degli utenti danneggiati“.
Infine, il comitato vuole organizzare manifestazioni e proteste pacifiche, coinvolgendo anche la cittadinanza per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda e fare pressione nei confronti delle autorità affinché si assumano le loro responsabilità.