Futuro incerto per l’ex aeroporto di Castelvetrano: è aperto il dibattito

Futuro incerto per l’ex aeroporto di Castelvetrano: è aperto il dibattito

CASTELVETRANO – L’ex aeroporto di Castelvetrano al centro di un’interrogazione consiliare: 16 consiglieri comunali si chiedono che ne sarà del futuro dell’ex campo di aviazione e, soprattutto, quali saranno le azioni a tutela di quel sito.

Che ne sarà dell’ex aeroporto di Castelvetrano

Fino a pochi anni fa, l’aeroporto militare, di 110 ettari, era parte del Demanio dello Stato. Nel 2021, dopo vendita all’asta, la società Greenit Spa ha comprato lo scalo del Trapanese.

La società ha acquistato 96 ettari, presentando un progetto di impianto fotovoltatico con oltre 144mila moduli, per una potenza di esattamente 78,63 Mwp. È tutt’ora in corso la procedura di valutazione di impatto ambientale al ministero dell’Ambiente.

I chiarimenti della società Greenit

I consiglieri comunali hanno posto l’accento sul valore storico dell’ex aeroporto. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il sito rappresentava un obiettivo strategico per l’aviazione anglo-americana. In quegli anni, ospitò il noto 132° Gruppo e fu scelto dal Presidente americano Franklin Delano Roosevelt come luogo riservato per incontri con i comandanti Patton e Clark.

Gli stessi consiglieri richiamano la legge regionale n. 12 del 12 luglio 2018, che stabilisce le modalità di valorizzazione del patrimonio storico-culturale inerente sia alla Prima che alla Seconda Guerra Mondiale. A confermare questa attenzione, Alberto D’Agata e Sicilia Antica hanno inoltrato alcune osservazioni al Ministero dell’Ambiente.

Inoltre, quanto osservato è stato replicato da “Greenit”. Quest’ultima ha riportato quanto affermato dalla Soprintendenza ai beni culturali di Trapani, la quale ha precisato che sui terreni interessati dal progetto non si riscontrano strutture di rilievo archeologico e non sussistono vincoli paesaggistici.

Gli interventi previsti

Il progetto, dal valore economico di circa 80 milioni di euro, prevede diversi interventi. Tra questi, risulta contemplata la demolizione parziale della vecchia pista d’atterraggio e decollo, come indicato nella documentazione ufficiale.

Resta tuttavia da chiarire se l’iniziativa sia compatibile con l’attuale piano regolatore generale del Comune, che prevede in quell’area la destinazione ad aeroporto, servizi correlati e la presenza di un aeroclub. La stessa società, Greenit, che ha spiegato che “verrà richiesto al Comune un cambio di destinazione d’uso per l’area di interesse“.