CATANIA – L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha esaminato la procedura di affidamento in concessione dei lavori e della gestione dei servizi di interesse generale nei porti di Augusta e Catania prodotto dall’Autorità Portuale della Sicilia Orientale, segnalando una serie di criticità. L’Autorità è intervenuta a seguito dell’esposto presentato dalla Eco Tourist tramite lo Studio Legale Bivona.
La delibera n. 577 del 10 dicembre 2024 ha evidenziato irregolarità nella determinazione del valore della concessione, nella trasparenza della documentazione di gara e nei requisiti richiesti ai partecipanti.
Quali sono le criticità riscontrate
L’indagine è stata avviata in seguito a segnalazioni relative a presunte anomalie nell’affidamento della concessione. Dopo un accesso ispettivo presso l’ente concedente, ANAC ha individuato diversi punti critici.
Tra le principali contestazioni, l’Autorità ha rilevato un’errata determinazione del valore della concessione. Inizialmente indicato in circa 176 milioni di euro, il valore effettivo è stato successivamente rivisto dall’ente a oltre 332 milioni di euro, con un’ulteriore stima dell’ANAC che lo ha portato a 466 milioni di euro. La mancata chiarezza su questo aspetto ha potenzialmente ridotto la concorrenza, limitando la partecipazione di altri operatori economici.
Altra questione rilevante riguarda la mancata pubblicazione del Piano Economico Finanziario (PEF), documento essenziale per la valutazione della sostenibilità dell’investimento. ANAC ha sottolineato che l’assenza di questo elemento potrebbe compromettere la trasparenza della gara e la corretta allocazione dei rischi tra pubblico e privato.
Il ruolo dell’ente concedente, cioè dell’Autorità Portuale della Sicilia Orientale
Nel corso dell’ispezione, l’ente ha riconosciuto alcuni errori materiali e si è impegnato a correggerli per le future procedure di gara. Tuttavia, ANAC ha mantenuto le proprie riserve su diverse questioni, tra cui la mancata richiesta di specifici requisiti tecnici ed economici per la partecipazione alla gara.
Secondo l’Autorità, la selezione dei partecipanti avrebbe dovuto prevedere criteri più stringenti per garantire l’affidabilità degli operatori economici.
Inoltre, è stata evidenziata la non piena rispondenza tra i lavori previsti e le attestazioni richieste, con criticità nei contratti di avvalimento utilizzati dai concorrenti per dimostrare il possesso dei requisiti tecnici.
Le dichiarazioni del presidente Francesco Di Sarcina
Sul tema è intervenuto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Francesco Di Sarcina, che ha dichiarato: “Non abbiamo alcun interesse ad andare contro lo sviluppo dei nostri porti, né contro ANAC“. Di Sarcina ha ribadito che l’Ente ha solo l’interesse di sviluppare i porti e se l’ANAC ha individuato delle criticità sarà nostro dovere con gli uffici preposti agire di conseguenza, individuando eventuali strade alternative che vadano nel senso della crescita dei nostri porti