CATANIA – Nuovi sviluppi nell’ambito dell’operazione Molosso, a Catania, nell’ambito della quale sono state emesse misure cautelari nei confronti di 18 persone (13 maggiorenni e 5 minorenni).
I militari hanno eseguito i provvedimenti su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni. I carabinieri hanno potuto contare anche sul supporto del Nucleo Cinofili di Nicolosi e dalla compagnia di Intervento Operativo C.I.O. del XII Reggimento “Sicilia“.
Operazione Molosso a Catania, 18 misure cautelari
I militari del comando provinciale di Catania hanno dato esecuzione alle ordinanze applicative di misura cautelare in carcere e in IPM, emesse dai G.I.P. del Tribunale Ordinario e del Tribunale per i Minorenni di Catania.
Le accuse
I soggetti coinvolti sono accusati di associazione per delinquere (finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti) e acquisto, detenzione ai fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti.
Decreto di perquisizione per altri 6 maggiorenni
È stata data esecuzione anche a un decreto di perquisizione nei confronti di altri sei maggiorenni, attualmente indagati in stato di libertà. Sono accusati di acquisto, detenzione ai fini di spaccio e cessione di stupefacenti, per le quali l’autorità giudiziaria ordinaria, all’esito dell’interrogatorio preventivo, valuterà la richiesta di questo Ufficio di Procura di emissione di misura cautelare.
Smantellata piazza di spaccio a San Cristoforo
L’operazione, denominata “Molosso“, ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale che avrebbe gestito una piazza di spaccio, allestita in una palazzina popolare nel quartiere San Cristoforo, che avrebbe garantito a un’importante fonte di reddito per la criminalità organizzata.
Il sospetto “via vai” nel quartiere di San Cristoforo
L’indagine è stata coordinata dalle autorità giudiziarie ordinaria e minorile. A condurla, dal giugno 2023 al febbraio 2024, è stato il Nucleo Operativo della compagnia carabinieri di Catania piazza Dante.
L’operazione nasce da un servizio di osservazione durante il quale i carabinieri avevano accertato un continuo “via vai“ di giovani. Questi ultimi entravano ed uscivano velocemente da un appartamento di via Salvatore Di Giacomo.
Dopo aver deciso di fermare e controllare due di essi, constatando che avevano acquistato marijuana, i carabinieri poi hanno fatto irruzione nell’edificio. In quell’occasione hanno arrestato 5 persone e sequestrato stupefacente, materiale per il confezionamento e un impianto di videosorveglianza collegato ad un maxischermo. Quest’ultimo era utilizzato per monitorare gli accessi dei clienti ed eludere eventuali controlli delle Forze dell’Ordine.
Perché l’operazione si chiama “Molosso”
Il nome dell’operazione, “Molosso“, è stato concepito proprio durante tale intervento, poiché nell’appartamento è stato trovato anche un cucciolo di Rottweiler che gli indagati avrebbero allevato per utilizzarlo come cane da guardia. Il cagnolino, che nella circostanza è stato denominato Dante, è stato poi affidato al personale veterinario dell’Asp e in seguito adottato da una famiglia catanese.
Nonostante gli arresti in flagranza, tuttavia, è stata accertata l’immediata “riapertura” della piazza di spaccio che è stata posta sotto monitoraggio continuo a mezzo di telecamere.
Lo spaccio in forma “imprenditoriale”
Secondo l’ipotesi accusatoria, i 18 indagati che avrebbero fatto parte dell’associazione dedita allo spaccio, erano organizzati in modo “imprenditoriale“, con compiti precisi di vedette, cassieri pusher e con precisi turni ed orari di lavoro.
Come i pusher correvano ai ripari
La base operativa del sodalizio sarebbe stata proprio l’appartamento di via Salvatore Di Giacomo, che era stato modificato con l’aggiunta di due porte blindate, una delle quali quella esterna – aveva anche una finestrella per lo scambio droga/denaro, in modo da non dover accedere nell’abitazione per l’acquisto.
Gli indagati, si sarebbero avvalsi anche di un articolato sistema di videosorveglianza. C’erano telecamere posizionate su tutto il perimetro dello stabile, oltre che all’ingresso, che rilanciavano le immagini su di maxischermo installato in una stanza della casa.
Il cambio di modus operanti
Gli investigatori hanno anche notato come, in seguito al primo arresto, il gruppo criminale avesse modificato il modus operandi per evitare di subire ingenti sequestri, posizionando la droga anche in altre abitazioni del quartiere considerate “sicure”, e trasportandola secondo necessità, in quantità ridotte, mediante veicoli appositamente noleggiati.
Operazione Molosso a Catania: il giro d’affari di circa 162mila euro
I carabinieri hanno stimato che l’attività illecita, che aveva orari di apertura ben definiti, ovvero dalle ore 9 del mattino fino alle 3 di notte, avrebbe prodotto un giro d’affari di migliaia di euro, più esattamente, di un importo complessivo di circa 162mila euro nei mesi in cui è stata monitorata. Per tale ragione la DDA di Catania ha emesso un decreto di sequestro per equivalente sui beni degli indagati per un pari importo.
Segnalati i nomi dei “clienti”
Nel corso delle indagini, infine, è stato possibile arrestare in flagranza complessivamente 14 persone, denunciarne 4 in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio e traffico di stupefacenti, segnalare alla Prefettura 62 acquirenti (di cui 8 minorenni), nonché sequestrare complessivamente 23 grammi di crack, 1,2 kg di marijuana.
I NOMI dei maggiorenni arrestati
- Salvatore Condorelli, nato a Catania (36 anni)
- Massimiliano Claudio Russo, nato a Catania (24 anni)
- Alessio Licandro, nato a Catania (22 anni)
- Carmine Onesto, nato a Catania il (22 anni)
- Giovanni Munzone, nato a Catania (43 anni)
- Giuseppe Ciraudo, nato a Catania il (22 anni)
- Francesco La Rosa, nato a Catania (31 anni)
- Michele Miraglia, nato ad Abano Terme (19 anni)
- Nicodemo Aversa, nato a Padova (28 anni)
- Francesco Patané, nato a Catania (20 anni)
- Simone Salamanca, nato a Catania (23 anni)
- Gioele Scuderi, nato a Catania (24 anni)
- Giuseppe Gambero, nato a Catania (23 anni).
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