Giornata Mondiale della Pizza: uno degli alimenti più equilibrati, gustosi e semplici

Giornata Mondiale della Pizza: uno degli alimenti più equilibrati, gustosi e semplici

Oggi, 17 gennaio 2025, si celebra la Giornata Mondiale della Pizza. La data scelta per il cosiddetto “World Pizza Day” non è casuale, infatti ha origine da un’antica usanza napoletana, che prevedeva quello come giorno di riposo e chiusura delle varie attività per i pizzaioli del posto, in occasione di Sant’Antonio Abate, loro protettore. Per ringraziarlo, era tradizione riunirsi e accendere un falò, in segno di riconoscenza/devozione.

Giornata Mondiale della Pizza

Questa giornata ricorre dal 2017, stesso anno in cui la pizza è stata riconosciuta Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO. È nata da un’iniziativa dell’Associazione Verace Pizza Napoletana e di altre realtà del settore, in concomitanza con la sua proclamazione.

La pizza, insieme alla pasta, viene considerata una delle pietanze italiane per eccellenza, simbolo caratterizzante della nostra cucina e dell’ambito gastronomico. Si tratta di un piatto capace di combinare al suo interno numerose sfaccettature, tra cui un rapporto nutrizionale equilibrato e ben bilanciato.

Un piatto equilibrato e gustoso

Infatti, contiene al suo interno tutti i nutrienti necessari per ritenerlo un “pasto completo”, con il giusto apporto calorico, da inserire nella famosa “dieta mediterranea“. Infatti, se pensiamo alla classica margherita, il frumento dell’impasto è il carboidrato, la salsa di pomodoro ha proprietà antiossidanti, la mozzarella è un’ottima fonte di proteine, l’olio fornisce un buon quantitativo di grassi mono e polinsaturi e il basilico è utile per aggiungere quel tocco in più di colore, freschezza e soprattutto profumo. Tutto ciò rende la pizza un alimento salutare, ricco di nutrienti e, cosa più importante, gustoso/saporito.

Per rendere omaggio ad un piatto italiano facente parte sia del patrimonio gastronomico che culturale, durante la Giornata Mondiale della Pizza vengono solitamente organizzate diverse iniziative legate alla pizza, alla sua storia e all’importanza simbolica che ha acquisito con il tempo. Infatti in tutta Italia, ma in particolare a Napoli, per antonomasia la patria della pizza, si realizzano eventi di ogni genere dedicati ad essa, per celebrare e salvaguardare, ricordando sempre la ricetta originale, una delle pietanze più conosciute e amate al mondo.

In svariate città, molti locali offrono delle vere e proprie degustazioni di pizza, dalle tipologie classiche a quelle più particolari, innovative e gourmet, per mostrarne l’evoluzione e i cambiamenti apportati negli anni.

I dati

Tra l’altro, in un report economico della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, è emerso che nel periodo compreso tra il 2015 e il 2020, le imprese di ristorazione che svolgono l’attività di pizzeria sono aumentate da 125.300 a 127 mila. Sul podio, ovviamente al primo posto, vi è la Campania con il 16%, subito seguita dalla Sicilia con il 13% e dal Lazio con il 12%.

Inoltre, con il tempo è diventato un alimento sempre più inclusivo, grazie alle numerose varianti sia a livello d’impasto, che come condimenti. Infatti, esistono molteplici varietà di pizze, senza glutine, al carbone vegetale (molto in voga fino a qualche anno fa), sottile e friabile, con il cornicione ripieno, alla napoletana e con qualunque tipologia d’ingredienti al di sopra.

Non c’è modo migliore per celebrare questa ricorrenza della Giornata Mondiale della Pizza, se non quello di gustare qualche pizza nuova/diversa dal solito, oppure provare a realizzarla direttamente a casa propria.

Come preparare la pizza in casa

Infatti, preparare la pizza in casa è molto facile, e per farlo basteranno pochi e semplici ingredienti. Per l’impasto si dovranno soltanto unire farina, acqua, lievito di birra, olio extravergine d’oliva e sale. Mentre per i condimenti è possibile sbizzarrirsi, dando libero sfogo alla propria fantasia e guarnendola come più sì preferisce.

Creare la base è abbastanza semplice. Bisognerà infatti formare una sorta di “fontana” con la farina setacciata, su un piano, aggiungendo il sale e gradualmente anche l’olio e il lievito di birra sciolto insieme a dell’acqua tiepida. Dopodiché si potrà iniziare ad impastare, inserendo la restante parte d’acqua poco per volta, fino ad ottenere un composto liscio e compatto, che dovrà lievitare per qualche ora in una ciotola coperta da pellicola.

Successivamente, trascorso questo lasso di tempo, sarà necessario dividere il composto in più parti, creando delle “palline“, da stendere in seguito con un mattarello, dando la classica forma “a disco” e schiacciando leggermente con i polpastrelli il “foglio rotondo”. In seguito, l’ultimo passaggio rimasto sarà quello della cottura, da effettuare in forno per circa una decina di minuti/un quarto d’ora. Chiaramente, poi si dovranno scegliere gli ingredienti, e poi bisognerà valutare se cuocere prima la base a unire dopo i condimenti “a crudo”, oppure se sovrapporre tutto insieme, a strati, prima della cottura.

Cambiamenti e differenze tra regioni

Negli ultimi anni tra l’altro, sono subentrate alcune varianti anche per quanto riguarda la forma. Molte pizzerie infatti hanno inserito all’interno del proprio menù quelle al taglio, alla pala, al metro o addirittura maxi, insieme naturalmente alla classica “tonda”.

In più, in base al luogo, ci si troverà davanti una pizza diversa. A Roma ad esempio l’impasto è sottile e croccante. Mentre a Napoli è fatto con un metodo differente, con un cornicione alto e morbido.