SICILIA – In risposta alle recenti dichiarazioni di alcuni sindaci della provincia di Siracusa in merito agli avvisi del Dipartimento Regionale della Protezione Civile (DRPC), quest’ultimo ha ritenuto opportuno operare alcuni chiarimenti e chiedere prevenzione da parte dei Comuni in vista dell’allerta meteo in Sicilia che da qui a breve sarà emanata per la giornata di domani.
Allerta meteo in Sicilia, cos’è l’Avviso di Protezione civile
L’Avviso Regionale per il Rischio Meteo-Idrogeologico e Idraulico viene redatto dal Centro Funzionale Decentrato – Idro (CFD-Idro) sulla base di:
- Previsioni meteorologiche fornite dal Centro Funzionale Centrale del Dipartimento della Protezione Civile di Roma.
- Soglie critiche di pioggia calcolate tramite metodi statistici.
- Analisi delle precipitazioni registrate nei giorni precedenti.
L’obiettivo è prevedere gli effetti al suolo delle precipitazioni attese, distinguendo i rischi:
- Idrogeologico: frane, allagamenti, esondazioni in piccoli bacini.
- Idraulico: eventi alluvionali in grandi bacini idrografici.
- Meteorologico: venti forti, grandinate, mareggiate, temporali, trombe d’aria.
Come indicato nell’Avviso e nella Circolare 1/2024 (GURS n. 40, 6 settembre 2024), gli effetti al suolo possono risultare più intensi di quanto previsto.
2. Natura probabilistica delle previsioni
- Le previsioni meteorologiche e i relativi livelli di allerta (Verde, Giallo, Arancione, Rosso) sono probabilistici.
- In una regione complessa come la Sicilia, fattori climatici locali possono influire sulla precisione dei modelli.
3. Ruolo di Sindaci e Amministrazioni Locali
I Sindaci, in qualità di autorità locali di protezione civile, devono:
- Analizzare gli scenari previsti, considerando vulnerabilità territoriali, esperienze pregresse e risorse disponibili.
- Attivare fasi operative più restrittive rispetto ai livelli di allerta indicati, se necessario.
4. Monitoraggio e Autoprotezione
I dati meteo in tempo reale della rete regionale di Protezione civile sono consultabili qui. Si invita la popolazione a monitorare le condizioni meteo e adottare comportamenti di autoprotezione per ridurre l’esposizione al rischio.
5. Prevenzione attiva: un’azione necessaria
Dato il margine di incertezza nelle previsioni, è fondamentale che i Comuni affianchino la previsione con misure di prevenzione attiva. A tal fine, devono:
- Aggiornare i piani di Protezione civile e le procedure di emergenza in base alle condizioni locali.
- Eseguire interventi di manutenzione, rimozione di ostacoli, restrizioni temporanee di circolazione e mitigazione delle vulnerabilità territoriali.
I piani di emergenza devono essere chiari e indicare, per ciascun livello di allerta (Gialla, Arancione, Rossa) e tipo di rischio (pioggia, vento, terremoti, ecc.):
- Le attività da svolgere.
- Le aree critiche, come ponti e sottopassi, da monitorare o chiudere.
Questo approccio riduce l’incertezza operativa e garantisce una risposta tempestiva ed efficace alle emergenze.