Maltrattamenti su un minore: coppia arrestata a Catania e trasferita agli arresti domiciliari

Maltrattamenti su un minore: coppia arrestata a Catania e trasferita agli arresti domiciliari

CATANIA – Il 14 gennaio 2025, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania il 30 dicembre 2024, nei confronti di una coppia di Catania.

Gli arrestati sono un autotrasportatore di 43 anni e una casalinga di 33 anni, conviventi con un minore di 8 anni, figlio della donna.

Maltrattamenti su un minore: la ricostruzione dei fatti

Secondo le accuse formulate dal GIP, e tenendo conto della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di maltrattamenti pluriaggravati, con profili giuridici differenti.

In particolare, la madre è accusata non solo di aver sottoposto il figlio a vessazioni, ma anche di non aver impedito le gravi violenze fisiche e psicologiche che il convivente infliggeva al minore, pur avendo l’obbligo giuridico di farlo.

Le indagini

Le indagini, condotte dalla III Sezione Investigativa della Squadra Mobile di Catania, hanno evidenziato un contesto familiare segnato da gravi maltrattamenti.

L’uomo, in presenza della madre, avrebbe minacciato ripetutamente il bambino, anche di morte, utilizzando un linguaggio violento, percuotendolo con schiaffi, calci e pugni, e umiliandolo sistematicamente.

La madre, pur essendo presente, non ha mai protetto il figlio dalle violenze.

Inoltre, il minore è stato trascurato dal punto di vista sanitario, tanto che il pediatra, ascoltato durante le indagini, ha dichiarato di non averlo mai visitato negli ultimi quattro anni.

I provvedimenti presi

L’intervento esecutivo, che ha visto anche il supporto della squadra mobile di Modena, ha portato al rintraccio dei due indagati in un comune del Nord Italia.

Il minore è stato preso in carico da un curatore speciale e collocato in una struttura protetta, con la collaborazione della Procura per i minorenni.

I due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.