PALERMO – Grande preoccupazione per i Centri di dialisi in Sicilia dopo il caos scatenato dal nuovo tariffario nazionale sulle prestazioni e i Livelli essenziali di assistenza (Lea).
La protesta dei Centri dialisi in Sicilia
Convocata d’urgenza a Palermo l’Assemblea dei Centri di dialisi dell’Ads, l’associazione più rappresentativa in Sicilia.
Grande attesa per il pronunciamento a fine gennaio della camera di consiglio del Tar del Lazio che si esprimerà in merito al decreto del ministro Schillaci.
L’Ads fa presente innanzitutto la poca chiarezza della pec trasmessa due giorni fa a tutti gli operatori sanitari in Sicilia, dalla direzione generale a firma di Daniela Faraoni. “Non chiarisce in maniera esaustiva come procedere per i prossimi due mesi“, ha dichiarato l’associazione.
I Centri di dialisi pronti alla mobilitazione
I Centri sono pronti a mobilitarsi per tutelare i 4 mila pazienti in cura in Sicilia. Iniziative di protesta contro i tagli previsti per alcune prestazioni, che avranno inevitabili ripercussioni sui pazienti, considerando anche l’aumento, legato all’inflazione, dei costi per il personale e per l’energia.
Nel frattempo si appellano al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, di adottare i provvedimenti adeguati per evitare il collasso del settore.
“Abbattere le liste d’attesa“
“Sia il tavolo tecnico sia quello economico della Regione devono tenere conto delle difficoltà che stiamo affrontando e allo stesso tempo valorizzare il lavoro che svolgiamo quotidianamente ormai da tantissimi anni, spesso supplendo alle lacune del pubblico“, hanno dichiarato Giuseppe Verde e Livio Marrocco, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ads.
“I Centri di dialisi – proseguono – rappresentano un valore aggiunto per il sistema pubblico che però, per vari motivi, non ne sfrutta la potenzialità per migliorare i servizi alle persone che necessitano di cure. In questo momento la sanità sta soffrendo, siamo pronti a mettere a disposizione le nostre strutture per abbattere le liste d’attesa“.