Lutto nel giornalismo siciliano: ci ha lasciati Crisostomo Lo Presti, per tutti “Kriss”

Lutto nel giornalismo siciliano: ci ha lasciati Crisostomo Lo Presti, per tutti “Kriss”

MESSINA – Nel giorno dell’Epifania, si è spento Crisostomo Lo Presti, noto giornalista originario di Scaletta Zanclea (ME), nato il 1º agosto 1941 e residente a Taormina da oltre 40 anni. Affettuosamente chiamato “Kriss“, Lo Presti lascia la moglie Concettina Arcidiacono e due figlie, Caterina e Angela.

La carriera del giornalista Crisostomo Lo Presti

Professionista del giornalismo da più di cinquantacinque anni, Lo Presti ha lavorato per prestigiose testate come Il Mezzogiorno di Roma, La Gazzetta del Mezzogiorno di Bari, L’Ora di Palermo, La Gazzetta del Popolo di Torino e La Gazzetta del Sud di Messina. È stato un volto noto anche per il pubblico televisivo, avendo collaborato con TGS, e ha diretto emittenti come Telecolor International di Catania, Radio Televisione Peloritana di Messina e Radio Taormina International.

Nel corso della sua carriera, ha scritto per settimanali di rilievo come Settegiorni, L’Espresso, La Domenica del Corriere, L’Europeo, Annabella, Amica e Oggi. Ha inoltre ricoperto il ruolo di direttore responsabile de La Scintilla, il periodico dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela. Presidente emerito della sezione messinese dell’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), è stato anche consigliere nazionale dell’organizzazione.

Autore prolifico, Lo Presti ha pubblicato quattro opere:

  • Scomposizione fondamentale: un poemetto simbolico sull’iniziazione all’amore, recensito anche da L’Espresso.
  • Silenzi di Linotype: una raccolta di poesie, tra cui una dedicata alla moglie e pubblicata nelle pagine culturali del Corriere della Sera.
  • Il canto della rosa. Trentatré petali d’oro: una raccolta di prose poetiche in omaggio alla Vergine Maria.
  • Il miracolo delle dodici stelle: una silloge di poesie dedicate alla Vergine.

L’ultimo saluto

I funerali di Crisostomo Lo Presti si terranno domani al Duomo di Taormina. La comunità perde una figura di spicco del giornalismo, un uomo che ha saputo raccontare il mondo con profondità e dedizione.