ITALIA – Esattamente oggi si entra nel vivo della stagione invernale. Infatti, quest’anno il solstizio d’inverno cadrà sabato 21 dicembre alle ore 10,21.
Solstizio d’inverno
Il termine “solstizio” deriva dal latino “solstitium“, che letteralmente significa “Sole fermo“. Infatti, in un certo senso si percepisce il Sole che sembra fermarsi nel cielo, prima di invertire il suo moto apparente verso Nord.
In astronomia, con la dicitura “solstizio d’inverno”, s’intende quel periodo dell’anno in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione più basso nel cielo, il più vicino possibile all’orizzonte, a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto all’ellittica. Nel corso di questa giornata, i raggi solari toccano la superficie della Terra con un angolo più basso, ottenendo così una luce di breve durata rispetto agli altri giorni.
Il fenomeno astronomico
Viene definito uno dei momenti più affascinanti, conosciuto anche come “giorno più corto dell’anno” e, conseguentemente, “notte più lunga” dell’emisfero boreale. Questo fenomeno si verifica annualmente soltanto due volte, solitamente nei mesi di dicembre (solstizio d’inverno) e giugno (solstizio d’estate).
Ma nonostante il periodo in cui ciò avviene sia più o meno sempre lo stesso, giorno e orario cambiano, poiché il solstizio ritarda cadenzatamente di 5 ore 49 minuti rispetto all’anno precedente, “pareggiando” e riallineandosi ogni quattro anni, coincidendo con i bisestili.
L’inverno “meteorologico”
Sebbene questo passaggio “ufficiale” corrisponda e venga segnato da una data ben definita, il “vero” freddo comincia già diverse settimane prima, specialmente in alcune regioni. Infatti, il cosiddetto “inverno meteorologico” è iniziato il primo dicembre, con l’abbassamento delle temperature e, in base alla zona, con l’arrivo di svariati fenomeni atmosferici e climatici, come nevicate/grandinate.
Si tratta di una fase importante, che determina l’attimo in cui si hanno il massimo delle ore di oscurità previste, vedendo poi una sorta di “ascesa” verso la luce, con le giornate che gradualmente inizieranno ad allungarsi, fino al raggiungimento dell’equinozio di primavera, giorno in cui il numero di ore tra giorno e notte si equiparano.
Tutto ciò regolamenta il susseguirsi delle stagioni. Di conseguenza, il 21 dicembre è caratterizzato dal minor numero di ore di luce a disposizione. Per l’esattezza, qui in Sicilia la durata dovrebbe essere stimata intorno alle nove ore, rappresentando il punto più basso.
Il significato simbolico
Fin dall’antichità ha avuto un profondo significato simbolico per molte popolazioni e culture di tutto il mondo, nonché un grande valore spirituale. Infatti, veniva visto come un momento di “rinascita del Sole“, celebrando il ritorno della luce dopo il buio.
Attualmente il solstizio d’inverno continua a rimanere una giornata molto particolare, specialmente per professionisti del settore e appassionati di astronomia.
Quindi, oltre ad essere un fenomeno astronomico, è un evento capace di combinare insieme la scienza e la mitologia, consentendo per un attimo di fermarsi a riflettere sul ciclo della natura e l’arco temporale esistente, così ritmico e “perfetto” al tempo stesso, ma anche per salutare il buio e accogliere la luce.
Stonehenge
Tra l’altro, a testimonianza di quanto questa giornata sia rilevante, ancora oggi in Inghilterra, precisamente nel sito archeologico di Stonehenge, sia viaggiatori che indigeni, si riuniscono per ammirare questo fenomeno e celebrare l’inizio dell’inverno. Infatti, il famoso e gigantesco calendario degli antichi, era stato progettato proprio per allinearsi con i raggi solari durante questa fase dell’anno.
All’alba il sole entra esattamente “dalla porta principale”. Questa particolarità ha indotto alcuni studiosi a pensare che potesse trattarsi di una sorta di “osservatorio astronomico“.
Occorre però evidenziare che non ci saranno fenomeni visibilmente precisi, ma tale giornata può essere trascorsa piacevolmente fuori, all’aria aperta, magari recandosi in una zona specifica per scattare fotografie, o approfittandone per girare tra boschi e sentieri innevati, per stare maggiormente a contatto con la natura.