Oggi la Giornata Mondiale della Solidarietà Umana: ebbene, un’occasione per riflettere sui valori universali della cooperazione, dell’uguaglianza e dell’aiuto reciproco. Come disse Nelson Mandela, “L’umanità non può progredire senza che i suoi membri si sostengano a vicenda”.
Istituita nel 2005 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, questa giornata sottolinea l’importanza di affrontare insieme le sfide globali per costruire un futuro equo e sostenibile.
Giornata Mondiale della Solidarietà Umana: la dichiarazione del millennio e i suoi obiettivi
Questa ricorrenza è strettamente legata ai principi enunciati nella Dichiarazione del Millennio, adottata nel settembre del 2000. In questo documento storico, i leader mondiali si impegnarono a combattere la povertà estrema, promuovere lo sviluppo sostenibile e garantire i diritti fondamentali a tutti gli esseri umani.
La solidarietà è stata individuata come uno dei valori centrali per il progresso dell’umanità: rappresenta la chiave per superare disuguaglianze e ingiustizie.
Un valore universale: cosa significa essere solidali nel 2024
Non si tratta del mero aiuto caritatevole: la solidarietà umana implica una responsabilità che sia condivisa tra i popoli, fondata sulla convinzione che le risorse del pianete e i benefici del progresso debbano essere equamenti distribuiti. Ebbene, un valore essenziale per affrontare le emergenze umanitarie, dalla risposta ai disastri naturali all’assistenza ai rifugiati.
Quasi alle porte del 2025, la Giornata Mondiale della Solidarietà Umana assume un significato ancora più rilevante. La crisi climatica, le guerre in corso e le disuguaglianze economiche richiedono un’azione collettiva senza precedenti. Per citare un esempio, il numero di persone in condizioni di povertà estrema è aumentato negli ultimi anni, complici la pandemia da COVID-19 e i conflitti internazionali.
Secondo i dati della Banca Mondiale, oltre 700 milioni di persone vivono con meno di 1,90 dollari al giorno. In questo scenario, la solidarietà riverse un ruolo fondamentale per costruire reti di protezione sociale, promuovere l’accesso universale all’istruzione e garantire opportunità di lavoro dignitose.
Questione migranti in Sicilia
Un’altra questione pressante è rappresentata dalle migrazioni, fenomeno che in Sicilia riveste un ruolo centrale. La nostra isola è una delle principali destinazioni per i flussi migratori provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente.
Nel 2024, gli sbarchi sulle coste siciliane hanno raggiunto numeri significativi, con migliaia di persone in cerca di una vita migliore. Tra gli ultimi casi, emerge uno sbarco risalente alla scorsa settimana, quando la nave Ong Louise Michel ha salvato 35 migranti.
Nonostante le difficoltà logistiche e le tensioni politiche, molte organizzazioni umanitarie e Ong operano incessantemente nei porti di Lampedusa, Pozzallo e Augusta per fornire supporto ai migranti. I centri di accoglienza, spesso sovraffollati, diventano luoghi di prima assistenza medica e psicologica. È, per questo, necessaria una solidarietà concreta tra gli Stati membri dell’Unione Europea.