Operazione antimafia a Palermo: eseguite misure cautelari per 18 indagati

Operazione antimafia a Palermo: eseguite misure cautelari per 18 indagati

PALERMO – Operazione antimafia, nelle prime ore di questa mattina, a Palermo. I finanzieri del Comando Provinciale locale hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.).

Il provvedimento ha colpito 18 soggetti: 7 sono stati condotti in carcere, 10 posti agli arresti domiciliari e 1 sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Contestualmente, sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni e altri luoghi nella disponibilità degli indagati, accusati, a vario titolo, di reati quali:

  • associazione per delinquere di stampo mafioso
  • porto abusivo d’armi
  • turbativa d’asta
  • estorsione
  • rapina
  • favoreggiamento personale.

Operazione antimafia a Palermo

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, hanno svelato le attività criminali della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo (TP) e i rapporti di comando all’interno dell’organizzazione.

L’ascesa del “braccio operativo” del capo mandamento

Particolare attenzione è stata posta sull’ascesa di un soggetto, operante nel settore dell’allevamento di ovini. Quest’ultimo, agendo come braccio operativo del capo mandamento (attualmente detenuto), è diventato punto di riferimento per diverse attività illecite. Tra queste:

  • il recupero crediti
  • la risoluzione di controversie
  • l’organizzazione di un traffico di stupefacenti tra Palermo e le aree controllate dal mandamento.

Le investigazioni hanno evidenziato il potere di controllo economico esercitato dalla mafia su pascoli e aste fallimentari. Dimostrati episodi di violenza legati alla spartizione di immobili e al mancato rispetto di accordi interni.

Espansione economica grazie alla mafia

Ricostruita anche la rete di supermercati riconducibile a un noto imprenditore mazarese, legato al vertice storico del mandamento di Mazara del Vallo sin dalla metà degli anni 2000. Grazie al sostegno mafioso, l’imprenditore ha ampliato i propri affari in vari settori economici, acquisendo società e beni immobili.

In cambio, avrebbe offerto assunzioni di affiliati e loro parenti, supporto economico per nuove attività e partecipazione alle aste. Il tutto per riacquistare beni in precedenza appartenuti a soggetti vicini all’organizzazione, restituendoli così nella disponibilità di questi ultimi.

Impegno della Guardia di Finanza

L’operazione odierna ha visto l’impiego di oltre 150 finanzieri. Fondamentale l’impegno della Guardia di Finanza e della Direzione Distrettuale Antimafia nel contrastare le infiltrazioni mafiose nell’economia. L’obiettivo è tutelare la legalità e la competitività del mercato, garantendo un tessuto economico libero da condizionamenti criminali.

Le immagini video

 

Note

Si ricorda che, in attesa di un giudizio definitivo, per tutti gli indagati vige il principio di presunzione di innocenza.