Woody Allen oggi compie 89 anni. Una delle star più famose del cinema statunitense, nonostante l’avanzare dell’età, si appresta a girare il suo 51esimo film, che inizialmente si sarebbe dovuto svolgere in Italia, ma che a causa di mancati finanziamenti, il regista ha dovuto cambiare location, facendo ritorno in Spagna, precisamente in una città che in passato lo aveva accolto in, ovvero Barcellona.
Woody Allen
Woody Allen ha scelto questa città per le riprese della sua prossima pellicola, così come affermato dal quotidiano spagnolo “La Vanguardia”. La produzione dovrebbe cominciare nel 2025. Allen ha ribadito più volte che continuerà a girare film finché qualcuno vorrà finanziarli. I suoi ultimi progetti sono stati partenariati europei prodotti in Francia e Spagna.
Il genere inimitabile
Il suo modo di “fare cinema”, come si suol dire in gergo, può essere apprezzato o meno, egli stesso amato e odiato, facendo quasi schierare le persone in maniera opposta, ma sebbene ci siano opinioni discordanti, resta il fatto che rimane uno dei migliori registi, attori e sceneggiatori e comici di sempre.
Indiscutibile infatti il suo enorme successo, soprattutto con il suo ultimo e recente, nonché 50esimo film, dal titolo “Un colpo di fortuna“, con l’anteprima vista l’anno scorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2023. La pellicola, girata interamente in francese e interpretato dalle star d’Oltralpe Lou de Laâge e Melvil Poupaud, ha riscosso l’entusiasmo della critica.
L’enorme successo
Ma cos’ha reso speciale Woody Allen? Che fosse bravo nel suo lavoro, questo si sapeva già, ma è stato nel tempo capace di reinterpretare il concetto di commedia, combinando insieme la realtà, con i problemi della vita quotidiana della società, con il paradosso, che tende quasi a sfiorare il “ridicolo”, senza però mai raggiungerlo.
Infatti, a tal proposito, in certi casi può essere difficile collocare in una determinata categoria i suoi film, specie agli albori, poiché sono il risultato dell’unione di dramma, ma in maniera del tutto innovativa, romanticismo e satira, utilizzando una sorta di umorismo “nuovo”.
Gli elementi caratteristici
Insomma, a rendere unico il genere “Alleniano”, è stato quel modo particolare di contraddistinguere le sue opere, con quel confine labile tra ciò che lui è veramente e quello che invece interpreta.
Si tratta di uno dei personaggi del mondo dello spettacolo più controversi e discussi della storia del cinema contemporaneo. Sognatore, a tratti eccentrico, poliedrico e dalle diverse sfaccettature, con una buona dose di satira dalla sua parte, capace di trattare temi come le problematiche comuni della contemporaneità, viste dall’uomo medio-borghese, riflettendo così le svariate insicurezze e forse anche “paranoie” che governano l’animo umano e le sue emozioni.
Realtà e paradosso
Woody Allen è riuscito nei suoi copioni a creare dei personaggi talmente estremi e assurdi, da renderli affini, riconoscibili e immedesimabili con ciascuno di noi. Uno dei punti cardine dell’autore infatti, è proprio quello di non allontanarsi troppo dalla realtà, ma di analizzarla, estremizzandone gli aspetti fondamentali.
La conclusione sarà quella di ritrovarsi quasi in prima persona a vivere la commedia, a sentirci parte di essa, nel bene e nel male, in ciò che affrontano e attraversano i protagonisti, nelle vicissitudini e di tutto quello che ne concerne, essendo alla ricerca della felicità che arriva, e che però fugge via con altrettanta velocità.
Questo, ma anche tanti altri elementi, ha portato i film di Woody Allen ad essere riconoscibili dal pubblico, per dei tratti caratterizzanti ed inimitabili, che rendono unico il suo stile.
I temi trattati
I temi affrontati da Allen, solitamente spaziano dalle crisi esistenziali degli ambienti intellettuali, fino alla rappresentazione, spesso e volentieri autoironica, della comunità ebraica newyorkese, dalla critica alla borghesia fino a quella del capitalismo. Tutto questo rispecchia pienamente anche la sua passione per la letteratura, la filosofia, la psicoanalisi, la musica jazz (che persiste come una sorta di filo conduttore in più film), il cinema europeo, e soprattutto per la sua amata città natale, cioè New York, in cui vive e dalla quale trae continua ispirazione.
Con l’intensa produzione cinematografica (che vanta ormai cinquanta film, con una media di quasi uno all’anno), ai testi comici e alle gag che ha iniziato a comporre già in età adolescenziale, è uno dei comici più apprezzati a livello internazionale.
Un punto di riferimento
Oggi, nel giorno del suo compleanno, si prepara a spegnere ben 89 candeline, con la consapevolezza, con il suo stile raffinato, di essere stato e continuare ad essere un vero e proprio punto di riferimento della commedia statunitense moderna, nonché uno degli autori più rispettati, sia per i colleghi che per il pubblico, compresi naturalmente anche fan e appassionati dei suoi film.